"Petra, ci spiace, ma devi venire a testimoniare"

"Petra, ci spiace, ma devi venire a testimoniare"

Nonostante fosse contraria, Petra Kvitova dovrà deporre nel processo a carico del suo presunto aggressore: si è svolta la prima udienza, in cui sono state ribadite le accuse a Radim Zondra. Lui nega tutto e l'avvocato della difesa sostiene di avere “prove inequivocabili” che quel giorno non si trovasse a Prostejov.

Petra torna sull'erba, senza incubi

Petra torna sull'erba, senza incubi

Un anno fa, la Kvitova vinceva contro ogni pronostico il torneo di Birmingham, ma poi deludeva a Wimbledon. Ma stava ancora rimettendosi in sesto dopo l'aggressione del dicembre 2016. Oggi le cose sono cambiate: è di nuovo tra le top-10 e il suo aggressore è stato arrestato dopo una soffiata e, forse, con la collaborazione della stessa Petra.

Un anno dopo, la Kvitova stringe ancora il pugno

Un anno dopo, la Kvitova stringe ancora il pugno

Dodici mesi fa, la vita e la carriera di Petra Kvitova venivano sconvolte dall'aggressione di un malvivente. Ha rischiato di perdere l'utilizzo della mano, ma è tornata a tempo di record. Il suo aggressore l'ha fatta franca, ma lei riesce a sorridere. “Sto provando ad amare la mia nuova situazione”.

Il maledetto traguardo dei top-100

Il maledetto traguardo dei top-100

Ogni tennista sogna di entrare nell'elite dei primi cento. Quest'anno ce l'hanno fatta in cinque: l'ultimo ad esserci riuscito è stato Tennys Sandgren, peraltro senza vincere un solo match nel circuito maggiore. “Ma non vedo l'ora di misurarmi contro avversari più forti”. E se il prossimo fosse Alessandro Giannessi?

Gulbis: “La cosa più importante è l'amore”

Gulbis: “La cosa più importante è l'amore”

Il lèttone fa ancora parlare di sé: dopo la sconfitta a Parigi, dice che la cosa più importante è trovare una compagna con cui condividere la vita. Con il matrimonio all'orizzonte, sostiene che il tennis è uno strumento per diventare un uomo migliore. "Quando non lo sarà più, smetterò”. A Prostejov vince finalmente una partita.

Kvitova ok: “Tra poco riprenderà la racchetta”

Kvitova ok: “Tra poco riprenderà la racchetta”

A tre mesi dalla sfortunata aggressione, Petra Kvitova ha tolto ogni fasciatura e ha ripreso le attività quotidiane. A breve effettuerà il rafforzamento muscolare della mano lacerata, riprendendo in mano la racchetta. Tuttavia, non esiste ancora una data per il possibile rientro. Proseguono le indagini per scoprire il colpevole.

Almeno 6 mesi di stop per Petra Kvitova

Almeno 6 mesi di stop per Petra Kvitova

Radek Kebrle, chirurgo che ha effettuato l'operazione alla mano di Petra Kvitova, ha delineato le tappe del recupero: nella migliore delle ipotesi, non potrà tornare nel circuito prima di sei mesi. Ma c'è un timore: saprà ritrovare la massima sensibilità? Nel frattempo è caccia all'aggressore: Petra ha contribuito alla stesura di un identikit.

Forza Petra, adesso puoi rialzarti!

Forza Petra, adesso puoi rialzarti!

Petra Kvitova, vittima di una brutta aggressione, si è sottoposta a un delicato intervento alla mano sinistra: oltre alla lacerazione dei tendini, era lesionata a tutte le cinque dita e a due nervi. L'operazione è durata quasi 4 ore e i medici sono ottimisti su un pieno recupero, anche se ci vorranno tre mesi prima di tornare ad allenarsi al top.

Kvitova, dramma sfiorato: accoltellata

Kvitova, dramma sfiorato: accoltellata

La ex campionessa di Wimbledon ha vissuto un incubo. Un uomo di identità sconosciuta l’ha aggredita nella sua casa in Repubblica Ceca, probabilmente a scopo di rapina. C'è stata una colluttazione in cui Petra è rimasta ferita alla mano sinistra. Le lesioni non sono gravi, ma il rientro in campo è rinviato a data da destinarsi.