Us Open, Andreas Seppi: "Ho interpretato male la partita, dovevo fare di più"

Le parole in conferenza del veterano altoatesino dopo la sconfitta con il tedesco Otte al terzo turno degli Us Open.

Foto Ray Giubilo

Si è concluso al terzo turno lo splendido cammino di Andreas Seppi agli Us Open. Il 37enne di Caldaro, dopo i super successi ai danni di Fucsovics ed Hurkacz, non è riuscito a replicarsi con il qualificato Oscar Otte.

"Stavo bene fisicamente, non avevo dolori dopo le battaglie dei due turni precedenti - ha dichiarato l'ex numero 18 del mondo - e che semplicemente non ho interpretato la partita come avrei dovuto. Soprattutto nei primi due set - ha proseguito l'altoatesino - sono andato tante volte fuori giri. Chiedevo troppo al mio tennis, nonostante lui non abbia servito una percentuale di prima eccelsa. Avrei dovuto avere maggior pazienza nello scambio, porre maggior attenzione e aspettare il momento opportuno. Nel terzo ci sono riuscito e ad inizio quarto ho avuto una chance ma l'ho giocata molto male. In sostanza - ha concluso nella valutazione della partita - oggi nei punti importanti sono mancato".

La sconfitta con il tedesco non cancella, tuttavia, quanto fatto da Seppi in questo Major newyorkese ed al contempo non cambia le sue prospettive future: "Questo è stato un gran risultato, ho giocato delle belle partite ed ho capito di poter esprimere ancora un tennis di livello. Ciò detto - ha affermato Andreas - questo percorso non modifica nulla verso il futuro, c'è solo del rammarico per il match di oggi perché era una partita giocabile".

Proprio in tema "futuro", non è mancato un riferimento alla programmazione delle prossime settimane: "Torno in Europa, dovrei giocare Nur-Sultan e Sofia. Non credo di tornare in America dopo".

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