da Umag, Cristian Sonzogni foto Ray GiubiloNella terza giornata del torneo di Umag vincono Canas, Berlocq, Simon e Troicki
da Umag, Cristian Sonzogni
foto Ray Giubilo

Nella terza giornata del torneo di Umag vincono Canas, Berlocq, Simon e Troicki. Bene, ora veniamo alle cose serie: nella serata di mercoledì è stata eletta Miss hostess, tradizionale evento che… Come dite? Non è una cosa seria? Beh, dovreste prima provare a dare un’occhiata alle protagoniste del concorso per rendervi conto, come peraltro ha affermato un alto esponente dell’Atp, che a Umag è molto difficile considerare il tennis come la priorità.

Non pare essersi discostato molto da questa linea il numero 1 del seeding Novak Djokovic, che ha perso una partita folle con il connazionale Victor Troicki. Sotto 1-5 nel terzo, Nole ha annullato un matchpoint e si è rimesso in gara quando sembrava ormai sotto la doccia, a seguito di una valanga di errori gratuiti. Invece un paio di game giocati bene lo hanno rianimato, ma non abbastanza perché sul 5-5 un nuovo black-out gli è costato l’incontro. Questo Troicki non è un fenomeno ma possiede un rovescio lungolinea di ottima qualità e gioca un tennis pulito e lineare, talmente tanto lineare che la sua caratteristica principale fino a ieri era quella di mettere in palla gli avversari. Non gli è riuscito stavolta, per fortuna sua, ma già al prossimo turno con il solido Berlocq (che ha battuto Hanescu al terzo) rischia molto. Proprio l’argentino sembra rimasto il pericolo più serio sulla strada tra Filippo Volandri e la finale. Vero è che Filo (unica testa di serie rimasta nella parte alta) è solo in ottavi, ma sulla carta parte favorito con chiunque nel suo settore: con Zverev, col vincente tra Haase e Pavel, e poi appunto con chi uscirà dal confronto tra Berlocq e Troicki. Il livornese ha già raggiunto due volte il match decisivo da queste parti, perdendo da Moya e da Canas.

Canas, proprio lui, ha mostrato contro Ramirez Hidalgo la solita cattiveria agonistica. Quando passa in spogliatoio sono in molti a non trattenere i mugugni per via della vicenda doping, della squalifica e di questo ritorno veemente. Ma il 29enne di Buenos Aires non se ne cura e ogni volta mette l’anima, anche in partite apparentemente senza troppa importanza. Per lui c’è ora una sfida dura contro Gilles Simon, che ha faticato per battere Cilic ma quando è in palla può far molto male, come ha imparato a suo spese Davydenko all’esordio.
In vista del match di ottavi con Zverev, Volandri ha palleggiato a lungo con David Ferrer, che anche in allenamento non molla una palla. “Ci sono giocatori che gli danno fastidio pure in allenamento – ha spiegato Fanucci riferito al suo pupillo – perché lui spinge e spinge, pensa di giocar bene, ma l’altro gliela caccia sempre di là. Ferrer è uno di questi, e anche a Bastad è andata così: buona partenza e poi la frustrazione che ha preso il sopravvento. Comunque qui Filo si sta esprimendo bene, proprio da Umag lo scorso anno ha svoltato, e adesso speriamo possa proseguire nella sua crescita”.