Secondo successo consecutivo per la nazionale guidata da Tathiana Garbin, trascinata ancora una volta da un’incredibile Jasmine Paolini

Il cielo è azzurro sopra Shenzhen, l’Italia di Tathiana Garbin conquista la Billie Jean King Cup 2025 e si conferma campione! Nel momento più importante Jasmine Paolini tira fuori una prestazione da autentica campionessa e si impone su Jessica Pegula con il punteggio di 6-4, 6-2 e conquista il punto decisivo che vale il titolo, dopo l’incredibile vittoria di Elisabetta Cocciaretto su Emma Navarro. Per l’Italia si tratta del sesto successo nella storia della competizione – contando anche le quattro Fed Cup – e conferma la bontà del progetto tecnico della Federazione, diventando la quarta nazionale più vincente di sempre alle spalle di Stati Uniti, Repubblica Ceca e Australia.
Un match che vale tanto per le giocatrici in campo, e che per questo non vive di particolari emozioni nel set d’apertura. Il parziale si accende letteralmente nel corso del nono gioco, con Paolini al servizio: sedici punti giocati e tre palle break salvate dalla numero uno d’Italia – di cui una al termine di uno scambio da 29 colpi – che risolvono il primo vero nodo dell’incontro, 5-4. Il momento è propizio per Jasmine e nel successivo turno in risposta si procura l’unica palla break in suo favore, e al termine di uno scambio lungo piazza un rovescio lungo linea che vale la conquista del parziale. Guardando i numeri al servizio le due giocatrici hanno avuto un rendimento piuttosto simile, a fare la differenza è la capacità di giocare al meglio nei momenti decisivi.
Pegula tenta di iniziare il secondo parziale con un atteggiamento differente e realizza subito il break, primo e unico squillo del suo match. Paolini infatti non si perde d’animo e infila un’incredibile serie di quattro giochi consecutivi con doppio break di vantaggio, per salire 4-1 e operare lo strappo decisivo in questa finale. L’azzurra sta dominando sul piano del ritmo la numero uno americana, esprimendo un tennis di molto superiore rispetto alle prime due prove contro Wang e Svitolina. Pegula non riesce più a contenere l’azzurra che piazza così un terzo break, ma andata a servire per il titolo manca tre match point e cede a sorpresa il servizio, 5-2. Non si fa attendere troppo però il momento della gloria per le azzurre, che nel game successivo trova il quarto match point in favore di Paolini e sull’errore di rovescio di Pegula esplode la gioia per l’Italia intera.

