C'era anche lui quando SuperTennis TV fu presentata, cinque anni fa, durante un convegno ITF a Bangkok. Da allora, Bernard Giudicelli ha seguito con un certo interesse l'evolversi del canale FIT e si è informato sugli esiti del famoso studio Bocconi, presentato durante l'Assemblea Elettiva del 9 settembre 2012, secondo cui il gran numero di ore di tennis in TV avrebbe contribuito all'aumento dei tesserati. La realtà SuperTennis gli interessa a tal punto che ne ha fatto uno dei punti cardine della sua campagna elettorale. Lo scorso 9 aprile, presso un hotel di Boulogne, Giudicelli ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza della federtennis francese (FFT), una delle più ricche del globo grazie ai proventi del Roland Garros. Una delle basi del suo programma per battere Jean-Pierre Dartevelle e Alexis Gramblat, gli altri due candidati, è il progetto di creare una TV del tennis interamente pensata e finanziata dalla FFT. Giudicelli, attuale Segretario Generale della federazione (nonché ex presidente del Comitato di Coppa Davis in seno all'ITF), si è mostrato particolarmente informato sulla realtà italiana. Tra i punti salienti della sua conferenza stampa c'era proprio il discorso TV. ”Secondo uno studio della Bocconi, l'Italia ha raddoppiato il numero dei suoi praticanti. Sono convinto che per far crescere i club, gli appassionati e i praticanti sia necessario vedere il tennis in TV”. In Francia viene trasmesso molto tennis, ma quasi tutto a sulle piattaforme a pagamento. Per questo motivo, Giudicelli vorrebbe un canale aperto tutto l'anno e, soprattutto, in chiaro. “Dovrebbero esserci programmi educativi, consigli tecnici, anche qualcosa sull'impatto economico e sociale del tennis. In due parole, vorremmo mostrare il tennis in tutta la sua complessità, dalla base alla punta della piramide”. Se in Italia, a sette anni e mezzo dal varo delle trasmissioni, è ancora acceso il dibattito sui costi di SuperTennis (5-6 milioni all'anno), certamente elevati tanto che qualcuno li ritiene eccessivi, in Francia se ne parla a progetto ancora in fase embrionale. Ad esempio, gli altri due candidati non avrebbero nessuna intenzione di investire così tanto, soprattutto in un momento economico non semplice. Fare TV è costoso, specie in un mondo come quello dello sport, dove si battaglia per l'acquisizione dei diritti e ci sono addirittura società il cui obiettivo è acquistarli...per rivenderli.
CONCORRENZA MICIDIALE
Secondo la versione francese di Yahoo, se il progetto dovesse andare in porto, sia la FFT che i suoi partner dovrebbero mettere mano al portafoglio. “A meno che non decidano di presentare un prodotto a basso costo, come accade per i canali delle società di calcio. Ma non sembra che ci sia lo spirito di fare le cose a metà...”. La presidenza di Jean Gachassin terminerà il prossimo 21 febbraio, e soltanto da allora si potrà eventualmente parlare del progetto. E soltanto se Giudicelli diventerà presidente. Ipotizziamo che accada: il nuovo canale FFT dovrebbe affrontare una concorrenza durissima. Come in Italia, tre Slam su quattro vengono trasmessi da Eurosport, mentre Wimbledon è di pertinenza del colosso beIN Sports, così come i Masters 1000, gli ATP 500 e le gare a squadre (Coppa Davis e Fed Cup). Il circuito WTA appartiene a Ma Chaine Sport, che ha realizzato addirittura un canale dedicato per offrire tutto al meglio. Lo stesso canale, tra l'altro, offre alcuni tornei ATP. Resterebbe poco, pochissimo spazio. Però Giudicelli si fa forte del fatto che, di tennis in chiaro, ce n'è sempre meno. Di fatto, soltanto le nazionali francesi di Coppa Davis e Fed Cup (peraltro in simulcast con beIN) e il Roland Garros. Da quest'anno, tra l'altro, la copertura in chiaro da Bois de Boulogne sarà ulteriormente ridotta perché nei primi nove giorni di gara la fascia oraria dalle 11 alle 15 andrà in esclusiva su Eurosport. A essere pignoli, France TV offre qualcosa anche da Monte Carlo e l'emittente privata M6 trasmette due match da Parigi Bercy e la finale delle ATP World Tour Finals. Insomma, un panorama migliorabile. Giudicelli vorrebbe ripartire da qui per rilanciare il tennis francese. L'impresa sembra complicata, anche perché l'eventuale canale FFT dovrebbe scontrarsi con veri e propri colossi. Si potrebbe obiettare che nemmeno SuperTennis aveva certi obiettivi, ma poi si è conquistata uno spazio straordinario. E' vero. Ma è anche vero che il mercato italiano è diverso da quello francese. Da noi conta (quasi) solo il calcio, mentre in Francia il tennis è molto seguito ed è un punto di forza delle pay-tv. Difficilmente beIN e Ma Chaine Sport si farebbero sfuggire i loro diritti. Detto questo, da appassionati, la nascita di un nuovo canale All-Tennis, in chiaro, sarebbe molto auspicabile. Tra l'altro, con ogni probabilità, trasmetterebbe su Astra 1 o addirittura su Hotbird, quindi sarebbe facile da ricevere. Seguiremo con attenzione l'evolversi della faccenda.
Scatta una settimana con quattro tornei: gli uomini giocano a Barcellona e Bucarest. L'ex Conde Godò andrà su SuperTennis sin dal primo giorno, mentre è ben più ristretta la copertura internazionale del torneo rumeno. Grande evento a Stoccarda, con Roberta Vinci e Camila Giorgi in tabellone. Dirette da martedì su SuperTennis, occhio alle alternative. Più complicato vedere qualcosa, se non in streaming, dal WTA di Istanbul.