Tomic riparte da Bogotà

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

Dopo quasi mezzo secolo un australiano è tornato ad imporsi in Sud America. L'ultimo aborigeno a trionfare fu Ken Rosewall nel 1968 a Buenos Aires. Ad interrompere il digiuno oceanico ci ha pensato Bernard Tomic che, in Colombia, ha rovinato la festa di Ivo Karlovic.

Il croato campione in carica, che a Bogotà puntava alla doppietta, si è dovuto inchinare in finale a Tomic al termine di un match molto combattuto. Non sono bastati 39 aces a Karlovic, cinque in meno del record stabilito quest'anno a Zagabria in un incontro di tre parziali. Con il 79% di prime vincenti e quattro su cinque breakballs salvati, Tomic si è imposto al quarto match-point: 7-6(5) 3-6 7-6(4) lo score dopo 2h e 11'.

Per Tomic è il 2° titolo in carriera, dopo il trionfo di Sidney (2013), e soprattutto un nuvo punto di partenza. Il successo colombiano consente al 21enne australiano di tornare tra i primi 100 del mondo. Nel 2014 solo due altri giocatori classificato fuori dai top 100 avevano conquistato un evento del circuito maggiore: Martin Klizan (a Monaco) e Pablo Cuevas (settimana scorsa a Bastad). I titoli del 35enne Karlovic, che in Colombia ha festeggiato la 250esima vittoria in carriera e raggiunto la sua 12esima finale, restano cinque. Appuntamento rimandato per il trionfo come giocatore più longevo di sempre.

Sul duro colombiano non era presente alcun italiano. La sorpresa del torneo è stata invece il dominicano Victor Estrella Burgos (a destra). Il 33enne caraibico ha raggiunto la sua prima semifinale in un evento del circuito maggiore, togliendosi la soddisfazioni di superare per la prima volta un top 20: il leader del seeding Richard Gasquet. Estrella si è arreso solo al futuro vincitore, dopo aver disputato tre tie-break.