Riccardo Bisti
21 December 2016

Nove palermitani, tre partite sospette

Nuovi dettagli sugli avvisi di garanzia pervenuti a 9 persone nell'ambito di un'inchiesta su presunti match truccati. Le indagini si concentrano su tre match: oltre a Cecchinato-Majchrzak, due incontri con protagonista Antonio Campo: un doppio in Tunisia e, addirittura, un match in un torneo prequalificazione per gli Internazionali d'Italia.

 

Associazione a delinquere, finalizzata alla frode sportiva. E' il capo d'accusa, identico a quello del filone di Cremona, che delinea il secondo caso scommesse Made in Italy. E' quanto emerge dalle ultime indiscrezioni provenienti da Palermo, la cui Procura ha emesso ben nove avvisi di garanzia nei confronti di chi avrebbe messo in piedi una mini organizzazione per ottenere guadagni illeciti tramite le scommesse. Se ieri erano noti i nomi dei giocatori, oggi si conoscono anche quelli degli scommettitori, i quali avrebbero intascato somme importanti sfruttando le informazioni privilegiate provenienti dagli stessi giocatori e la loro disponibilità nel perdere appositamente alcune partite. I giocatori sono Marco Cecchinato, Antonio Campo, Riccardo Accardi e Ferdinando Bonuccelli. Quest'ultimo, residente in Toscana (per l'esattezza a Carmignano) avrebbe fatto da tramite tra i giocatori e un gruppetto di scommettitori, tra i quali non figura (come sembrava inizialmente) Fabrizio Guttadauro, colui che anni fa si sarebbe scambiato decine di SMS sospetti con l'ex giocatore Martin Vassallo Arguello (anche se lui nega). Le altre persone coinvolte sono Fabrizio Accardi (padre di Riccardo), Francesco Nicoletti, Vincenzo Caldara, Alfio Torrisi e Vincenzo Guiducci. A parte Accardi Senior, si tratta di ragazzi piuttosto giovani. Se le teorie dei PM risultassero veritiere, si potrebbe ipotizzare una bravata di un gruppo di ragazzi che forse non si rendevano nemmeno conto della gravità delle loro azioni, tesi che abbiamo già ipotizzato più volte durante il processo sportivo a Cecchinato e agli altri. Ad ogni modo, le partite finite sotto inchiesta sono tre e soltanto una riguarda il n.187 ATP: ovviamente, la sconfitta contro Kamil Majchrzak al Challenger di Mohammedia. Nettamente favorito alla vigilia, fu sconfitto con un netto 6-1 6-4.

I DUE MATCH DI ANTONIO CAMPO
E' certo che su quella partita scommisero sia Riccardo che Fabrizio Accardi, come emerso dalle carte del processo sportivo. Accardi giocava 800 euro, cifra insolita per i suoi standard, e portava a casa una discreta vincita. Durante il processo sportivo, Cecchinato ha detto di aver riferito ad Accardi di non essere troppo in forma e di averlo fatto, comunque, per “scaramanzia”. Facile immaginare quali siano le tesi della pubblica accusa. Il secondo match sospetto sarebbe un match di doppio al Futures di Hammamet. Da una parte Antonio Campo e Walter Trusendi, dall'altra la coppia argentina composta da Franco Feitt e Nicolas Alberto Arreche. Pare che da Palermo siano piovute un bel po' di scommesse a favore di Feitt-Arreche, nettamente sfavoriti. Qualcuno ipotizza che Campo abbia commesso una lunga serie di errori, ma che la sconfitta sarebbe stata evitata da Trusendi (all'oscuro delle presunte intenzioni del compagno). Gli italiani si sono imposti 11-9 al super tie-break e poi avrebbero vinto il torneo. La mancata vincita avrebbe generato qualche malumore in quella che viene definita, un po' pomposamente, “organizzazione”. Al contrario, Campo avrebbe perso appositamente contro Daniele Capecchi a Brescia, in uno dei tanti tornei open che davano l'accesso alle Pre-Qualificazioni degli Internazionali BNL d'Italia. L'incontro si è giocato il 23 aprile presso il Tennis Club Brescia e Capecchi si è imposto col punteggio di 6-4 6-2, garantendosi l'accesso alla finale contro Omar Giacalone. Francamente stupisce (noi non lo sapevamo) che si potesse scommettere addirittura su un torneo open...All'alba di lunedì, come prassi per i decreti di sequestri e perquisizioni, le squadre mobili delle città interessate hanno sequestrato computer, documenti e tutto il materiale che potrebbe servire all'indagine. A Prato risiede Bonuccelli, mentre gli interventi a Milano e Firenze sono stati a carico di Guiducci e Torrisi. Ripetiamo: le indiscrezioni vanno prese come tali, ma sembra delinearsi un quadro di ingenuità e leggerezza che sembrava emergere già dall'inchiesta sportiva. Il linguaggio giudiziario, tuttavia, parla di “associazione a delinquere”. Una definizione che fa paura.

I NOVE AVVISI DI GARANZIA
LO SVOLGIMENTO DEL PROCESSO SPORTIVO

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