Esordio difficile, molto difficile, per Garbine Muguruza al Miami Open. La spagnola ha rischiato grosso contro Christina McHale, ma alla fine l'ha sfangata col punteggio di 0-6 7-6 6-4, con annesso matchpoint annullato e break di svantaggio nel terzo. Di questo match, tuttavia, si ricorderà il siparietto tra la Muguruza e coach Sam Sumyk. Non è la prima volta che danno vita a scene di questo genere, ma stavolta sono andati oltre. “Non ti permettere più di dirmi di chiudere quella c.... di bocca” ha detto il tecnico francese, già coach di Victoria Azarenka e Genie Bouchard. L'episodio può anche divertire, ma riapre il dibattito sul coaching in campo. La regola è nota: le giocatrici possono chiedere l'intervento dell'allenatore, una volta per set. Però il coach deve essere microfonato e la conversazione finire in mondovisione. Negli Stati Uniti, il match è stato trasmesso da Tennis Channel, con Brett Haber e Lindsay Davenport al microfono. La ex numero 1 del mondo è rimasta atterrita da quanto visto. La Davenport, che peraltro scende in campo quando a richiederlo è Madison Keys, ha accolto con piacere il gesto di Sumyk, che ha spento il microfono quando il dialogo con la Muguruza si è fatto troppo teso. “Sono felice di quello che ha fatto Sam. Sono lieta del fatto che sia emersa la necessità di intervenire senza microfono”. A parte la (discutibile) spettacolarizzazione del gioco, la Davenport si domanda se sia il caso di rendere pubblico quello che si dicono (nella concitazione del momento) coach e giocatrice. “Davvero vale la pena violare la privacy delle tenniste per soddisfare il bisogno di intrattenimento?” si domanda. In effetti, la Muguruza non sarà stata particolarmente contenta di esporre il proprio disagio al pubblico ludibrio. Da ragazza educata, con dei valori, era quasi in lacrime nel tentativo di chiedere scusa a Sumyk. E' stata una scena triste. “Per questo, penso che bisognerebbe ripensare la faccenda del coaching e l'obbligo di avere con sé il microfono. Forse la WTA dovrebbe pensare di ridurre queste situazioni".