LA DIFFUSIONE DI SUPERTENNIS
Binaghi ha parlato dei riscontri ottenuti da SuperTennis: il grafico mostra una crescita del 30% degli ascolti medi nel 2017 rispetto al 2016 (14.041 contro 11.038), segnalando come sia diventato il quarto canale sportivo del panorama TV italiano, nonché il primo tra quelli che non trasmettono calcio. È giusto segnalare la crescita, anche se era ampiamente prevedibile per almeno due motivi: nel 2016 c'era stato un riassetto delle frequenze del DTT che aveva fatto perdere qualcosa a SuperTennis, inoltre nel 2017 la programmazione è stata più incentrata sull'attività ATP-WTA e meno su alcune produzioni tentate in passato (ad esempio, “Ball Boys”), risultate negative sia come ascolti come come riscontro del pubblico. Il tennis live è certamente la via migliore per raccogliere spettatori. Per onestà, va detto che lo specchietto mette sullo stesso piano canali che non andrebbero paragonati tra loro o, almeno, meriterebbero alcuni asterischi. SuperTennis, infatti, trasmette in chiaro sia sul digitale terrestre che via satellite, avendo dunque una platea di potenziali ascoltatori ben più vasta rispetto a 7 degli 11 canali menzionati. Sky Sport 1, Sky Sport 24, Sky Sport 2, Sky Sport 3, Eurosport 1, Eurosport 2 e Fox Sports trasmettono solo via satellite e sono oscurati, dunque ricevibili per i soli abbonati a Sky (meno di 5 milioni, ai quali si aggiungono i meno di 2 milioni di Mediaset Premium, dove sono visibili i due Eurosport). Nelle stesse condizioni di SuperTennis (visibile sostanzialmente ovunque) ci sono soltanto Rai Sport e Sportitalia. Nello specchietto è citato Rai Sport 2, che però ha cessato le trasmissioni il 5 febbraio 2017 e, dunque, non avrebbe dovuto essere menzionato nel ranking delle TV sportive del 2017. Resta il fatto che SuperTennis sia diventato – almeno per gli appassionati – un punto di riferimento imprescindibile. L'assuefazione alla sua offerta non deve far dimenticare lo smarrimento a cui andrebbero incontro gli appassionati se il canale dovesse sparire. Ma ci sono ottime ragioni per pensare che, fino a quando Binaghi dirigerà la FIT, continuerà ad essere uno degli asset principali dell'orbita federale.