“FOGNINI NON SARÀ CONTENTO DI AFFRONTARMI”
Finalista all'ultimo Roland Garros junior, Kuhn rappresenta un affascinante incrocio di razze: figlio di un tedesco (ex campione mondiale di taekwondo) e di una russa (pattinatrice su ghiaccio), è nato a Innsbruck, in Austria, salvo spostarsi in Spagna quando aveva tre mesi (“I miei si sono trasferiti a Torrevieja, nei pressi di Alicante, dove avevano una casa per le vacanze estive”). Per qualche anno si è allenato presso l'accademia di Juan Carlos Ferrero, poi l'anno scorso è tornato nella città natale e oggi si fa allenare da Pedro Caprotta. In virtù del suo percorso tennistico, qualche anno fa ha scelto di rappresentare la Spagna dopo aver giocato a lungo per la Germania. Per lui è la seconda presenza nel tabellone principale di un torneo ATP, ma non c'è dubbio che Miami sia un'altra cosa rispetto a Shenzhen. “I miei avversari hanno grande esperienza, molto più di me – racconta il numero 211 ATP – devo continuare così, giocare partite e imparare, a prescindere dal risultato. Voglio sfruttare ogni occasione continuare a dare il massimo. In questi tornei, la chiave è cercare di superarsi, giorno dopo giorno, per scoprire dove sono i propri limiti”. Parlando del match contro Fognini, ha detto che “sarà una partita molto dura. Se lotto e corro molto, mettendo tante palle in campo, può essere un match interessante. Sento di avere possibilità. Voglio godermi l'esperienza, lottare e vedere cosa succede”. Secondo Kuhn, sarà importante fare uscire Fognini dalla zona di comfort, farlo correre il più possibile. “Non è un tennista troppo forte mentalmente e di sicuro non sarà contento di affrontarmi al primo turno. Ho tanta voglia di affrontarlo”. Il guanto di sfida è lanciato: starà a Fognini cercare di immergerlo in un bagno d'umiltà.