Da quando ha perso lo status di Masters 1000, lo storico torneo di Amburgo è andato incontro a un inesorabile declino. Spostato in estate, declassato ad ATP 500, quest'anno ha toccato i minimi storici con un'edizione senza neanche un top-20. Uno smacco per un evento nato nel 1892, da sempre punto di riferimento del calendario ATP. Per questo, la federtennis tedesca ha scelto di cambiare. Dopo dieci anni di servizio, non ci sarà più Michael Stich. L'ex campione di Wimbledon ha fatto i salti mortali per tenere a galla il torneo della sua città natale, ma la DTB non è soddisfatta dei risultati. E così, dal 2019, la gestione sarà affidata al 64enne Peter Michael Reichel, uomo di grande esperienza, che con la sua società (Matchmaker) gestisce già due tornei WTA: Linz e Norimberga. La notizia ha fatto un certo rumore in Germania: Stich è pur sempre un ex vincitore di Wimbledon. E pensare che l'offerta economica della sua società (Detlef Hammer) era più o meno analoga a quella di Reichel, ovvero 2 milioni e mezzo di dollari per le edizioni dal 2019 al 2023. “Ma l'offerta globale di Reichel era migliore” ha detto Ulrich Klaus, presidente federale. Stich si è sfogato con la stampa, ipotizzando che non ci sia stata una procedura troppo trasparente. “Avevo fatto un'offerta di 670.000 euro per un anno e non è neanche stata presa in considerazione. Ho inviato delle mail che non hanno avuto risposta, e qualche settimana fa mi hanno chiesto se fossi disposto a fare il direttore del torneo”. Già, perché Reichel (la cui figlia Sandra dirige Linz e Norimberga) si occuperebbe della parte organizzativa e gestionale, ma lascerebbe volentieri a Stich la direzione tecnica. A quanto pare, avrebbe già incontrato un rifiuto. “Sono una persona fedele” ha detto Stich, alludendo ai suoi partner. A quel punto, potrebbe entrare in ballo nientemeno che Boris Becker, che peraltro è tornato in federazione da poche settimane, al seguito del team di Coppa Davis.