L'avventura di Michael Downey come amministratore delegato della Lawn Tennis Association è già terminata. Il manager canadese, 59 anni, ex capo di Tennis Canada, ha rassegnato le sue dimissioni dopo tre anni di lavoro. A giugno – scaduto il periodo di preavviso – tornerà a lavorare con la federazione canadese. La notizia ha colto di sorpresa, tenendo conto del buon lavoro svolto da Downey per rilanciare il tennis in Gran Bretagna. A parte il successo in Coppa Davis, i cui meriti sono soprattutto di Andy Murray, c'è la sensazione che il tennis britannico sia in crescita. O almeno che sia stata creata una base. La ragione delle dimissioni è di natura personale. “Negli ultimi mesi, io e moglie abbiamo discusso su quanto tempo avrei dovuto trascorrere ancora in Gran Bretagna – ha detto Downey – anche se ho apprezzato molto il lavoro, la spinta a tornare in Canada era piuttosto forte. Ho due figli di 19 e 21 anni e ho la sensazione che il tempo da trascorrere con loro stia per scadere. Inoltre mia moglie ha una madre molto anziana, affetta da demenza senile”. Lo scorso dicembre, Tennis Canada ha preso contatto con lui, chiedendogli se c'era la possibilità di tornare a svolgere il vecchio ruolo. Downey ha accettato, anche se questo significa rinunciare ai bonus che gli avrebbe elargito la LTA se fosse rimasto per almeno cinque anni. David Gregson (a destra nella foto), colui che aveva effettuato la nomina, ci è rimasto male.