L'Italia a scuola di... spagnolo

Importante collaborazione per la Mutti e Bartolucci Tennis Clinic. Sabato 5 e domenica 6 ci sarà il tecnico argentino Guldberg...

L'italia a scuola di... spagnolo

Lo chiamano semplicemente “il metodo”. Una sola parola per descrivere un’intera filosofia d’allenamento, che ha reso grandi numerosi tennisti spagnoli. Una ricetta che sabato 6 e domenica 7 giugno verrà portata direttamente dalla Spagna sui campi dello Sporting Club Castiglione, alla Mutti e Bartolucci Tennis Clinic. Merito di Mirko Mutti, che grazie alla preziosa collaborazione dell’amico Nicola Cattaneo ha stipulato un accordo con l’argentino Enrique Guldberg, direttore della Elite Tennis Academy di Castelldefels, Barcellona. Un tecnico con alle spalle oltre 25 anni di lavoro come coach, alle cui consulenze si sono affidate anche varie federazioni nazionali (compresa quella britannica) e si affidano tutt’ora tanti professionisti. Ora è pronto a volare in terra mantovana per esportare la sua metodologia di lavoro. “Sono stato da loro per studiarne le idee – spiega Mutti – e ho insistito per organizzare questo stage con Guldberg. Sarà la prima volta che ne tiene uno in Italia, non è stato facile convincerlo, ma ci sono riuscito”. Ecco quindi due giornate aperte complessivamente a sedici ragazzini provenienti da buona parte del nord Italia, pronti ad aprire occhi e orecchie per raccogliere ogni segreto del ‘metodo’. “Abbiamo deciso di aprirlo a soli otto ragazzi per giornata, nati dal 1995 al 2006. Un numero maggiore sarebbe stato eccessivo. Non vogliamo compiere un’operazione commerciale, ma far conoscere il metodo spagnolo il più possibile. Per questo, per poter lavorare in un certo modo, abbiamo deciso di limitare i numeri. Credo sia una grande opportunità, sia per sentire il parere di un tecnico esperto, sia per toccare con mano un tipo di lavoro che si pone degli obiettivi diversi”.

 

Le due giornate si articoleranno esattamente allo stesso modo, con lo staff della Mutti e Bartolucci ad aiutare Guldberg sui due campi utilizzati. “Partiremo alle 9 con due ore di lavoro in campo, seguite da un’ora di lavoro fisico, attraverso un programma studiato da Antonio Bariles, già preparatore atletico dell’ex numero 3 del mondo David Nalbandian”. E dopo la pausa pranzo, via ad altre tre ore di tennis, che si concluderanno con l’analisi della giornata, importante per comprendere il significato degli esercizi svolti. “L’obiettivo delle due giornate è di lavorare principalmente sulla consistenza, attraverso degli esercizi mirati al miglioramento della concentrazione”. Un aspetto che sta alla base del successo della gran parte dei giocatori spagnoli, i più presenti fra i primi 100 del mondo. “Lo ritengono un lavoro fondamentale, e io sono d’accordo. Da qui l’idea di sperimentarlo anche in Italia. Da noi, nella crescita dei ragazzi si dà troppa importanza alla tecnica, mentre in Spagna lavorano su una strada diversa. Prima costruiscono un giocatore solido, poi sistemano la tecnica. Il nostro obiettivo è trovare un equilibrio fra i due sistemi di lavoro, così da permettere a ogni allievo di esprimere il massimo delle proprie possibilità”.

 

Ufficio Stampa Mutti e Bartolucci Tennis Clinic

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