SHARAPOVA: “PIU' FRATELLO CHE COACH”
Per quanto si stia allenando e abbia ricevuto una wild card per il torneo di Auckland, oggi la Azarenka è una grande incognita. E allora si è inserita la Konta, autrice di una buonissima stagione fino a metà estate, con la vittoria a Miami e la bella semifinale a Wimbledon. Qualche brutto risultato e un problema al piede hanno generato una mini-crisi, incrinando il rapporto con Fissette. Chiusa in anticipo la stagione, “Jo” si è concessa una vacanza per ricaricare le batterie e sistemare l'infortunio. Ha ripreso ad allenarsi con cautela la scorsa settimana, presso l'All England Club di Londra. Le trattative con Joyce sarebbero a buon punto: il mese scorso, la Konta aveva detto che avrebbe cercato il nuovo coach il prima possibile, pur volendosi assicurare di prendere “la giusta decisione, e non certo una affrettata”. Joyce sembra essere il profilo adatto, anche in virtù di un carattere più accomodante rispetto a Wim Fissette. Non a caso, il tecnico belga non è mai durato più di un anno con la stessa giocatrice. Al contrario, Joyce viene da partnership molto lunghe. Nella sua autobiografia, Maria Sharapova lo ha definito così: “Un grande coach e un amico ancora migliore. Mi è stato accanto nei momenti buoni e in quelli cattivi, ma siamo arrivati ad essere troppo vicini. Con il tempo, si sentiva più un fratello che un allenatore. Allontanarlo è stato molto triste, una delle decisioni più dure che abbia mai dovuto prendere”. Oggi sembra pronto a tornare in un box importante.