“NON HO IDEA DI COME FARE A RECUPERARE”
Per Zeballos resta una magra consolazione, tanto che getterà pure le foto ricordo (
altro che selfie!) e appena dopo il KO ha usato Twitter per definire una follia l'assenza del tie-break al quinto set, mentre per Karlovic è un altro circoletto rosso sul librone della sua carriera.
C’è da scommettere che scambierebbe tanti record con una vittoria sul 2-2 dell’ultima finale di Coppa Davis, quando si è sciolto come un gelato contro un Delbonis che indoor aveva vinto sì e no una manciata di match in vita sua. Ma è acqua passata. Nel presente c’è almeno un altro anno di tennis, iniziato col piede giusto. Una palla-break concessa sull’10-10 poteva rovinargli la festa, ma la risposta del rivale è rimasta sulla racchetta. Mentre quando è toccato a lui non ha sbagliato. Sul 21-20 e 15-40 gli è sfuggito il primo match-point, ma non il secondo:
ha risposto e si è inventato un lob di rovescio col taglio “sotto” che ha costretto Zeballos a indietreggiare, girare intorno alla palla e steccare di diritto. Una liberazione per lui come per lo scommettitore che ha atteso il suo successo per un’intera mattinata, per chiudere una giocata multipla da sei match (gli altri erano le vittorie di Konta, Garcia, Serena, Konijuh e Monfils) che gli ha fruttato la bellezza di 86.850 dollari. Non gli cambieranno la vita, perché o è un folle o per puntare 15.000$ non deve avere problemi economici, ma visto come la vincita è arrivata se la ricorderà a lungo. Idem – e pure con una cifra simile: il secondo round ne vale 80.000 – per il croato, che
in conferenza stampa ha confessato di aver pensato di provare a rapire il record assoluto a Isner-Mahut. “
Mi sarebbe piaciuto, ma va bene anche così”, ha detto ridendo. “
Mi fa male la schiena, il ginocchio, il gomito, e tante altre cose, ma ci sono abituato. Non dimenticherò questo match: sono le giornate come questa che ci aiutano a realizzare quando sia splendida la vita da tennista. La mia non finirà presto”. Come il suo Australian Open, spera, non finirà al secondo turno.
Non spaventa la wild card Andrew Whittington (190 ATP), un po' di più il dover recuperare oltre 5 ore di fatiche, a quasi 38 anni. Ma lui è l’uomo dei record…