Il punto più importante del game

Uno studio sui primi 8 del ranking ATP rivela quanto sia fondamentale il punto sul 30-30. Il migliore è Roger Federer, il peggiore...Rafa Nadal. Quando lo vincono, intascano il game nel 93% dei casi. Ma se lo perdono...indicazioni valide anche per gli amatori.  

“Bella soluzione, spettacolare. Però, ecco, non la farei sul 5-5 e 30-30”. Se avete preso lezioni di tennis, qualunque maestro ve l'avrà detto almeno una volta. La sensazione empirica che il punto sul 30-30 sia il più importante, beh,  oggi è supportata da uno studio statistico effettuato dal guru Craig O'Shannessy. Quelli sul 30-30 sono quelli che Brad Gilbert definiva “preparatori” nel suo libro-cult “Winning Ugly”. E pensare che ogni game può presentare ben diciotto situazioni di punteggio. Ma quando siamo 30-30 siamo a un bivio che farà pendere l'ago della bilancia. O'Shannessy ha analizzato il comportamento dei primi otto (Djokovic, Federer, Murray, Wawrinka, Nadal, Nishikori, Berdych e Ferrer) in questa situazione di punteggio in tutto il 2015 e nel primo bimestre del 2016. La chiave per capire gli effetti del punto sul 30-30 è stabilire cosa succede in tre situazioni.

  • Quando il giocatore al servizio si aggiudica il game partendo dal 30-30

  • Quando il giocatore che si trova 40-30 si aggiudica il game

  • Quando il giocatore che si trova 30-40 si aggiudica il game

  1. Sullo 0-0, i top-8 hanno l'86% di probabilità di intascare il game. Sul 30-30, le probabilità scendono al 79%. Nel gruppo dei migliori, il più autorevole è Roger Federer con l'86%. In altre parole, lo svizzero ha la stessa possibilità di tenere il servizio sia all'inizio del game sul 30-30. La percentuale peggiore è di Rafael Nadal, fermo al 71%.

  2. Quando Djokovic e compagni si aggiudicano il quinto punto del game, la loro possibilità di vincere il game raggiunge un rassicurante 93%. La miglior percentuale è del serbo, che dal 40-30 ha intascato il game nel 97% dei casi. Quelli che fanno più “fatica” sono Kei Nishikori e David Ferrer con il 91%.

  3. Più delicata la situazione quando, dal 30-30, si trovano a dover fronteggiare una palla break. In questo caso, il game viene “salvato” nel 52% dei casi. Il migliore è Roger Federer, in grado di tirarsi fuori dai guai nel 58% dei casi, mentre le percentuali peggiori sono quelle di Tomas Berdych e Rafael Nadal, rispettivamente con il 44% e 45%. Sorprende la cattiva percentuale del ceco, che fatica a tirarsi fuori dalle situazioni difficili nonostante abbia un'ottima prima di servizio.

In definitiva, se i top-player vincono il punto sul 30-30 hanno il 93% di possibilità di vincere il game. Se invece lo perdono, le chance scendono al 52%. Si tratta di una differenza percentuale enorme, di oltre 40 punti. Per questo, sul 30-30 è fondamentale mettere una bella prima palla, magari a tre quarti di velocità e cercare di comandare lo scambio, giocando “solido”. Guai cercare un colpo rischioso (ricordate la frase citata a inizio articolo) o lasciare l'iniziativa all'avversario. E' il modo migliore per perdere il punto, e di conseguenza il game. Esistono diverse combinazioni, ma la strategia meno rischiosa è un bel servizio slice a buttare l'avversario fuori dal campo, spingendo dalla parte opposta in cerca del winner o di un colpo ancora meno incisivo dell'avversario. Anche per questo, forse, Nadal ha le percentuali peggiori: essendo mancino, non può esagerare con questo schema quando serve da destra. Si tratta di indicazioni di massima, giocoforza schematiche, ma possono essere utili anche per il giocatore di club. Fateci sapere se ci avete provato.

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