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Redazione
25 October 2017

GQ, la tua classifica ci ha fatto disperare!

Discutiamo sulla classifica proposta da GQ sui migliori atleti viventi. Jacopo Lo Monaco è “schifato”: "Inaccettabile la scelta di LeBron James come numero 1, più corrette quelle dei tennisti". Riflessioni sulle WTA Finals, il circuito maschile e le vostre domande, con attenzione alle scelte dei giovani italiani.

Un unico blocco per una puntata trasmessa in diretta. La prima parte è dedicata alla (discussa) classifica creata da GQ: la nota rivista americana ha stilato una lista dei 50 più grandi atleti viventi. Jacopo Lo Monaco l'ha vista e si è detto “schifato”. Ci sono troppi americani (addirittura 37 su 50) e non è condivisibile la scelta di collocare LeBron James in prima posizione. “Se si doveva scegliere un giocatore di basket, non c'erano dubbi: doveva esserci Michael Jordan”. Jacopo è amareggiato per l'esclusione di atleti a lui cari come Larry Bird (“Un assenza che mi disgusta”) e John McEnroe. Nella lista ci sono anche cinque tennisti: Bjorn Borg, Roger Federer, Rafael Nadal, Martina Navratilova e Serena Williams. Proviamo a capire perché sono stati scelti, e se qualcun altro avrebbe potuto essere inserito. Secondo Jacopo, avrebbe potuto esserci un posto per John McEnroe (“Per la sua capacità di restare sulla cresta dell'onda dopo il ritiro”), Andre Agassi (“Perché ha rivoluzionato il gioco, oltre al modo di vestire”) e Chris Evert (“Lei e la Navratilova sono state grandi in contemporanea”). Nel complesso, i cinque prescelti sono giusti. Forse doveva esserci qualcuno in più. Un peccato per l'assenza di atleti italiani: avrebbero meritato un posto sia Valentino Rossi che Alberto Tomba. “Lui andava al di là della sua disciplina”.

IL RINNOVO DI FEDERER CON BASILEA
Torniamo al tennis. Devono ancora entrare nel vivo le WTA Finals: alla vigilia, ben sette giocatrici potevano ambire al numero 1 WTA. “È un chiaro segno di come manchi Serena Williams”. C'è poi il problema della sede: Singapore, pur provando ad adattarsi agli orari europei, non può garantire la stessa visibilità che ci sarebbe in Europa. Dal 2019, si dovrebbe tornare nel vecchio continente. E poi manca un personaggio che abbia una certa visibilità extra-tennis: l'unica è Venus Williams. Il lato positivo è che c'è molta lotta, poi gli stili di gioco delle protagoniste sono molto diversi. Favorite? Difficile individuarne una: Jacopo punta sulla Muguruza, che però ha perso un brutto match contro la Pliskova. Tennis maschile: Roger Federer ha rinnovato il contratto con Basilea fino al 2020. Potrebbe voler dire che giocherà per altri tre anni, ma sarà davvero così? “Quando si renderà conto di non poter più vincere un torneo del Grande Slam, secondo me smette” dice Jacopo. I tornei della scorsa settimana, tutti ATP 250, ma con campi di partecipazioni diversi, hanno confermato come i vari eventi dovrebbero essere pesati tra loro. A Stoccolma, Juan Martin Del Potro conferma di essere straordinario nel vincere i match combattuti. A chiudere, le vostre domande.

  • Come mai i nostri ragazzi, che pure sono così competitivi sul veloce, si programmano al 70-80% sulla terra battuta?

  • Matteo Donati ha la tendenza a perdere il servizio quando serve per chiudere il set o il match. Come mai?

  • In campo maschile, qual è stato lo Slam più bello dal 2000 a oggi? E la stagione più competitiva?

  • Quale sarà il cut-off per le qualificazioni di Melbourne? Quanti italiani dovrebbero esserci?

  • In futuro ci sarà spazio per un numero 1 del mondo brevilineo, o comunque al di sotto del metro e 80 di altezza?

  • Julia Goerges potrà essere protagonista nel 2018, magari ottenendo un buon risultato negli Slam o entrare tra le top-10?

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