13 April 2014

Ecco Monte-Carlo, tutti coi piedi per terra

La stagione sul rosso si apre come al solito nel magico Country Club affacciato sul mare del Principato. Un torneo che offre tanti motivi di interesse...

Ecco monte-carlo, tutti coi piedi per terra

Da Monte-Carlo, Cristian Sonzogni - foto Getty Images

 

 

Dopo i palazzetti, dopo il cemento, ecco Monte-Carlo. Terra battuta, primavera. E poco importa che la domenica d'esordio del main draw sia bagnata dalla pioggia. A portare il sole ci pensa il talento di due che non si dovrebbero affrontare al primo turno: Alexandr Dolgopolov ed Ernests Gulbis. Uno più fenomeno dell'altro, nel creare ma pure nel distruggere. Il loro match non è entusiasmante perché si risolve in scambi troppo brevi, ma qualche lampo di genio non manca. Quasi solo da una parte, però: 'Dolgo' si conferma in ottima condizione, come dimostrano i risultati degli ultimi due mesi, vince 6-2 6-4 e si candida a 'mina vagante' della settimana monegasca. L'ucraino è una concreta risposta a quanti si disperano pensando al tennis che verrà dopo i Federer e i Nadal. Stando a quello che si vede nei suoi match, non ci sarà di che annoiarsi.

 

Tutto questo in attesa dei big. Parola che per noi significa un solo nome: Fabio Fognini. Senza nulla togliere ad Andreas Seppi, che avrà una buona chance al primo turno contro l'incostante Youzhny, è il ligure la star del momento in casa Italia. Prima il portoghese Joao Sousa, poi il vincente tra Bautista Agut e Pospisil, quindi forse Tsonga. Tre turni accessibili per Fabio, che potrebbe arrivare a un quarto con Roger Federer. Non male, come prospettiva. Una partita affascinante, una partita possibile, un anticipo della semifinale Davis. Ma ora è meglio non pensarci troppo, ché la strada per arrivarci è ancora lunga e complicata. Il terzo azzurro è Simone Bolelli, che ha strappato una wild card per il main draw abbastanza inaspettatamente. Il tedesco Kohlschreiber è osso duro, durissimo, ma il bolognese ci crede ancora e chissà che un grande palcoscenico come questo non possa aiutarlo a tirar fuori gli artigli.

 

Dalle qualificazioni, invece, solo un paio di speranze evaporate sul più bello. Del resto il tempo passa per tutti, e il duo Volandri-Starace non fa eccezione. Hanno dato tanto al tennis italiano negli anni scorsi, il livornese e il campano. Ma ora stanno in seconda fila e la fatica è una compagna difficile da sopportare per chi ha macinato tanti chilometri sul rosso. Così Filippo (con Davide Sanguinetti, accanto a coach Fanucci, a sostenerlo in tribuna) cede 6-0 6-2 a un eccellente Gabashvili, mentre Potito si arrende al terzo, dopo aver lottato, contro gli attacchi e i ricami di Llodra.

 

Il tabellone appare piuttosto equilibrato. Per Nadal ci sarebbe Ferrer nei quarti, ma pure Djokovic non ha di fronte una passeggiata, con Benoit Paire al secondo turno e la presenza di Thomas Berdych in quella sezione. Per loro, per i primi otto, c'è tempo. Da domani si entra nel vivo. Cominciamo a capire chi sono i candidati a fare i guastafeste nella stagione sul rosso. Entro Pasqua, sapremo pure chi parte in pole nel cammino che porta al trono di Parigi.

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