Chiacchierando, si finisce a parlare della racchetta. L’arma letale del Dr. Ivo (lo scienziato pazzo dei fumetti, uno dei suoi soprannomi) è una Head Radical, 340 grammi di peso, incordatatura ibrida con Luxilon e budello, a 25 o 24 chilogrammi, secondo le condizioni di gioco. L’impugnatura è grossa. Quanto? «Ehm». Sarebbe? «Fino al 2005 usavo un telaio di serie, poi incontrai Nate». Nate è Nate Ferguson, un artigiano texano consulente di Sampras e Federer, cresciuto alla bottega di mister racchetta ottagonale Warren Bosworth, il mago della customizzazione. Dai violini di Pete e Roger al tronco di Karlovic, il lavoro è stato ottimale: «Mi disse che non giocavo con una racchetta, ma con una matita». Da allora, il suo manico è stato adattato a una inesistente misura sette, giacché la produzione industriale non va oltre il cinque. «Ma forse è anche otto o nove». Chi lo sa: sembrano non esserci altri clienti per un prodotto del genere. Come le scarpe: Mizuno gli sforna un 52 su misura. Il modello arancione fluo sembra una boa marina, per reggerlo occorrono due mani. Il suo bum-bum-touch (delle volèe, entrambe più che degne, non si parla spesso «perché vabbè, chiunque giocherebbe bene al volo col servizio di Karlovic») ha attraversato i Novanta, i Duemila, ora punta la fine della decade Dieci. A quarant’anni contro Shapovalov, Zverev e Kyrgios? Si può fare, con l’aiuto di un preparatore, Slaven Hrvoj, il cui diktat è semplice: metti su muscoli nella parte superiore, renditi più elastico, resta esplosivo, sostituisci panini e patatine con riso e pollo. Fatto. «Nel 2014 – spiega Popovic - avevo smesso con Andrea Petkovic e ripreso a lavorare con lui. Gli ho detto un paio di cose chiare: che era troppo attendista nei big points, che doveva rischiare di più con la seconda e che era necessario iniziare a credere nel chip & charge, cioè seguire la risposta a rete, se voleva competere ancora per qualche stagione. Alla sua età, e col suo gioco, devi per forza abbreviare gli scambi. Da uno a tre colpi per punto, non di più». Ha funzionato? «Puoi dirlo: adesso la seconda viaggia a 190 all’ora, prima era a 165; dal 45% di punti sulla seconda, è passato al 65%». Nonostante la qualità della risposta sia lievitata: prima c’erano Agassi e Hewitt, ma adesso Djokovic, Murray e tanti ribattitori resi ancora più letali da campi rallentati e palle ingrossate.
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A proposito, il migliore mai affrontato da Ivo? Vien da pensare al numero uno del mondo, che Karlovic ha battuto due volte su tre: «No, la risposta migliore di tutte è quella di Murray. Non so perché, ma con lui non riesci quasi mai a cavare il massimo dal servizio. E poi ha un colpo migliore di chiunque altro, il primo dopo la risposta». Come il suo servizio, il migliore della storia. O forse no? Magari appena sotto la meccanica perfetta di Sampras, probabilmente appena inferiore alla curva assassina di Ivanisevic? «No:
the stats say a guy named Ivo. È vero, i numeri dicono che il miglior battitore di tutti i tempi è lui. Quantità, medie, resa. Ma se Ivo Karlovic e il suo fucile mitragliatore avessero giocato vent’anni fa, sui campi ultraveloci e con le palline che parevano proiettili, avrebbe vinto uno Slam? «Ah, è difficile da dire. Come tutti gli sport, il tennis si evolve e migliora. I giocatori di oggi dominerebbero quelli di tutte le decadi passate». Quindi se il Karlovic incanutito di oggi affrontasse il ragazzo spuntato dal nulla tredici anni fa, vincerebbe facilmente. «Non posso giocare contro il me stesso del passato o del futuro. È contro le leggi della fisica». Einstein obietterebbe che con una macchina del tempo, lanciata alla velocità della luce… «Non riesco a entrare in quasi tutte le auto sportive, dubito che riuscirei a infilarmi in quella».
Bravo Ivo, hai vinto tu. Con la battuta, come sempre.
I NUMERI IN CARRIERA DI KARLOVIC AL SERVIZIO
12.942: ace
1,43: ace per game di servizio
7,67: ace per set
19,7: ace per match
23,4%: percentuale di ace sul totale dei servizi giocati
78: ace contro Stepanek, record di Coppa Davis
1: match senza ace, nel 2008, a Monte Carlo, contro Gael Monfils
251: km/h, il suo servizio più veloce
1.318: ace in una stagione, superato solo dai 1.477 di Goran Ivanisevic nel 1996
2.299: doppi falli commessi
12%: percentuale doppi falli sul totale delle seconde di servizio giocate
4,2%: percentuale doppi falli sul totale dei servizi giocati
0,25: doppi falli per game
1,36: doppi falli per set
3,5: doppi falli per match
65,5%: percentuale prime di servizio in campo
82,8%: percentuale punti vinti con la prima di servizio
53,5%: percentuale punti vinti con la seconda di servizio
72,6%: percentuale punti vinti col servizio
92,1%: percentuale turni di servizio vinti
28,3%: percentuale punti vinti alla risposta
8,9%: percentuale game vinti alla risposta
3,8: break point concessi per game
71,1%: percentuale break point salvati
1,1: game di servizio persi per match