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Marco Caldara
24 February 2018

Fognini, la quarta rimonta non riesce

Termina in semifinale la corsa di Fabio Fognini nell'ATP 500 di Rio De Janeiro. L'azzurro si arrende in appena 75 minuti a Fernando Verdasco, dando segni di vita solamente nel secondo set. Ma lo spagnolo è superiore e la spunta senza correre grossi rischi. In finale sfiderà Schwartzman, pronto all'ingresso nella top-20. Ci tornerà anche Fognini.
Tre rimonte in tre match sono fattibili, per la quarta Fabio Fognini si deve ancora attrezzare. E così in finale all’ATP 500 di Rio De Janeiro ci va con pieno merito un ottimo Fernando Verdasco, che evidentemente in questo periodo dell’anno si trova particolarmente bene. Dodici mesi fa arrivò a giocarsi il titolo a Dubai, mentre stavolta lo farà nel suo primo Rio Open, dopo un match contro il numero uno d’Italia che ha avuto vita e storia solamente nel secondo set. Le tre vittorie di Fabio e un tabellone non impossibile avevano alimentato la speranza di vederlo alzare al cielo il suo secondo titolo in un ATP 500 dopo quello del 2013 ad Amburgo, invece per il momento l’unico successo dell’azzurro in Sudamerica resterà quello del 2014 a Vina Del Mar, perché il suo tennis non è andato di pari passo con le intenzioni. Nel primo set non c’è proprio stato, rendendo la vita fin troppo facile a un Verdasco che l’ha brekkato in tutte le occasioni utili, e senza fare la minima fatica ha chiuso 6-1 in appena 23 minuti, approfittando di una valanga di errori di Fognini, apparso scarico e poco motivato, tanto da beccarsi i fischi del pubblico a fine set. Le quasi otto ore di tennis dei giorni precedenti si sono fatte sentire, sui muscoli e sulle gambe, tanto da richiedere l’intervento del fisioterapista fra primo e secondo set, per un bendaggio sotto al ginocchio sinistro, particolarità che negli ultimi tempi sta diventando la norma. La pausa l’ha aiutato a riorganizzare le idee e rientrare in campo con un tennis più incisivo, ma non è bastata per rompere le uova nel paniere a un Verdasco apparso in buonissime condizioni.
FOGNINI SARÀ NUMERO 20 ATP
Lo spagnolo ha avuto un solo passaggio a vuoto nel quinto game del secondo set, quando l’azzurro si è trovato sulla racchetta tre palle-break consecutive, per passare in vantaggio per la prima volta e dare una scossa al (poco) pubblico dello stadio intitolato a Guga Kuerten. Il problema è che l’azzurro non è riuscito a mordere, le chance sono sfumate una dopo l’altra, e nei momenti delicati ha avuto ragione il madrileno, al comando dello scambio per buona parte del match. Fognini è riuscito a salvarsi in un delicato decimo game da dieci punti, il più lungo dell’incontro, ma quando sul 5-6 è stato chiamato a servire di nuovo per restare nel match ha perso definitivamente la bussola, commettendo un paio di errori di troppo e salutando il torneo dopo 75 minuti. “Sono davvero contento di aver conquistato la finale – ha detto Verdasco –, perché è la mia prima volta qui. Tutti gli anni di attesa per venire a giocare in questa città i hanno aiutato a trovare energie e motivazioni extra, per arrivare in finale sia in singolare sia in doppio (con l’amico David Marrero, ndr). Alla fine del match ho solo provato a fare il massimo per vincere, continuando a provarci e lottare”. Gli è andata bene e in finale se la vedrà con Diego Schwartzman, bravo a regolare in due set la sorpresa del torneo Nicolas Jarry. L’argentino si è regalato in un colpo solo la prima finale in un 500 e l’ingresso fra i primi 20 del mondo, soffiando a Fognini la diciannovesima posizione. Tuttavia, l’azzurro si è comunque garantito il ritorno nella top-20, e avrà un’altra chance di far bene la prossima settimana a San Paolo. Partirà come seconda testa di serie, con un bye che gli permetterà di riposare almeno un giorno in più.

ATP 500 RIO DE JANEIRO - Semifinali
Diego Schwartzman (ARG) b. Nicolas Jarry (CHL) 7-5 6-2
Fernando Verdasco (ESP) b. Fabio Fognini (ITA) 6-1 7-5
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