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Altro che Federer: è il giorno di Haas!

Che sorpresa a Stoccarda: a 39 anni Tommy Haas si regala una delle più gustose vittorie in carriera, rovinando la festa al rientrante Roger Federer. Nel match più anziano dal 1982 lo svizzero sembra in controllo, ma a metà secondo set allenta la presa e Haas è bravissimo ad approfittarne. Salva un match-point, alza il livello e scappa via nel terzo, firmando il capolavoro davanti a moglie e figlie.
Menomale che l’esordio di Roger Federer a Stoccarda doveva essere una passeggiata, contro l’amico Tommy Haas, avversario ideale per ripresentarsi al mondo della racchetta dopo 73 giorni di assenza e lanciare la grande rincorsa al titolo a Wimbledon. Invece lo è stato solo fino al 6-2 2-1 per il campione di Basilea, e il match più anziano degli ultimi 35 anni di circuito ATP verrà ricordato doppiamente, perché l’ha vinto per 2-6 7-6 6-4 uno splendido Tommy Haas. Quello del 39enne di Amburgo è una sorta di lungo tour d’addio: ha già annunciato che a fine anno appenderà la racchetta al chiodo, ma quando il fisico di cristallo logorato da tanti anni di attività e altrettante operazioni lo lascia in pace, il suo tennis è sempre un piacere per gli occhi. E sull’erba può essere ancora molto competitivo, perché riesce a muoversi meno che altrove e far fruttare di più il braccio che quindici anni fa l’ha portato fino al numero 2 del mondo. È così che ha confezionato una delle vittorie più belle della sua carriera, quando ormai di tempo non doveva essercene più. Non è la più importante, ma l’aver battuto a 39 anni il Federer del 2017, in Germania, con moglie e figli in tribuna, in rimonta e salvando un match-point, avrà sempre un posto d’onore nel lungo libro della carriera del tedesco, che negli ultimi mesi si sta trasformando in un bello spot per il mondo del tennis. Al Foro Italico ha finito a torso nudo, dopo aver lanciato maglietta e racchette al pubblico del Pietrangeli, come se la sua carriera fosse pronta a finire in quel momento, come Adriano Panatta nel 1983. Invece ha davanti ancora qualche mese, qualche soddisfazione da prendersi e dei record da aggiornare, come quello del più anziano a conquistare un quarto di finale ATP dal 1995, quando a Halle ci riuscì Jimmy Connors.
FEDERER DOMINA, POI SI SPEGNE PIANO PIANO
La copertina deve essere per lui, per tutti i motivi elencati e per tutti le volte che gli infortuni gli hanno messo i bastoni fra le ruote, ma l’altra faccia della medaglia mostra una brutta sconfitta di Federer, che ha vinto 9 punti in più e stava tranquillamente controllando il match con l'aiuto di un servizio da 23 ace. Invece sul 6-2 2-1 ha accusato un piccolo passaggio a vuoto, e tanto è bastato sia per rimettere in partita Haas sia per dare il via a una bagarre decisamente inattesa. Roger pareva averla risolta nel tie-break, quando ha cancellato due set-point per risalire da 4-6 a 6-6, poi un terzo con un servizio vincente e si è preso un match-point sull'8-7. Invece l’ha mancato spedendo fuori un rovescio lungolinea, e sul quarto set-point per Haas ha commesso il primo doppio fallo del suo match, consegnando il secondo set al rivale. E nel terzo il migliore in campo è diventato Haas, capace di comandare spesso gli scambi con un tennis profondo, contro un Federer dal volto sempre più scuro e sempre meno felice del suo ritorno sui prati. Ha avuto due palle-break per salire 3-1, ma le ha mancate e nel game successivo ha perso lui la battuta, prima di mancare altre quattro chance per recuperare subito lo svantaggio. Alla vigilia Federer aveva evidenziato come la gestione delle palle-break (oggi ne ha convertite solo 3 su 12) fosse l’aspetto più importante col quale dover riprendere confidenza dopo due mesi di stop, e in certi frangenti si è vista la mancanza di abitudine alla partita. I vari pericoli scampati hanno dato fiducia a Haas: col passare dei minuti lui è diventato sempre più brillante, dettando il ritmo dei punti, mentre la reattività dei piedi di Fededer ha risentito degli importanti carichi di lavoro sostenuti in vista di Wimbledon, e il colpaccio è diventato realtà quando lo svizzero ha spedito largo l’ultimo rovescio, dopo 1 ora e 54 minuti.
COME A DUBAI CONTRO DONSKOY
Sono senza parole”, ha detto Haas nell’intervista in campo. “Battere Federer (è la sua quarta volta in diciassette sfide, ndr) sull’erba e in Germania porta un sacco di emozioni. Eravamo entrambi un po’ tesi, lui era al rientro dopo dieci settimane di stop, e il primo match è sempre complicato. Ma quando ho annullato un match-point e sono arrivato al terzo set ho giocato più libero, e ho capito che potevo avere una possibilità. Sono felicissimo, e anche un po’ scioccato. Dentro di me mi dicevo ‘se servo bene posso avere qualche piccola chance’, ma non è che ci credessi più di tanto. Sono sceso in campo motivato per giocare un bel tennis davanti alla mia famiglia”. Ne è venuto fuori un gran regalo, che ha fatto saltare di gioia figlie e nipotini, e generato il classico bombardamento di tweet con numeri e statistiche di ogni genere. Per esempio, Haas diventa il più anziano a battere un top-5 da quando nel 1992 a Memphis Jimmy Connors battè Michael Stich, mentre era da Wimbledon 2002 (contro Mario Ancic) che Federer non perdeva all’esordio di un torneo sull’erba, e bisogna tornare addirittura al 1999 per trovare una sua sconfitta contro un avversario piazzato peggio di Tommy Haas nel ranking ATP. Anche se il suo tennis vale ovviamente di più, il tedesco questa settimana è al numero 302, mentre nel torneo di Washington di 18 anni fa a battere Federer fu Bjorn Phau (anche lui tedesco), allora numero 407. Curioso anche che le uniche due sconfitte dello svizzero nel 2017 siano arrivate contro giocatori fuori dai primi 100: a Dubai contro Evgeny Donskoy e oggi contro Haas. Due k.o. simili per come sono maturati, con più punti vinti e almeno un match-point mancato, e anche per ciò che significano: tantissimo per gli avversari, molto poco per Federer. Quella contro il russo, dopo il trionfo a Melbourne, aveva sollevato qualche preoccupazione. Ma visto come è andata a finire nei due tornei successivi, Roger può stare tranquillo.

ATP 250 STOCCARDA – Secondo turno
Tommy Haas (GER) b. Roger Federer (SUI) 2-6 7-6 6-4

GLI HIGHLIGHTS DEL SUCCESSO DI TOMMY HAAS
FEDERER-HAAS VINTAGE: IL DUELLO A SYDNEY 2000
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