15 anni di Occhio di Falco: la tecnologia che fa bene al tennis

15 anni di Occhio di Falco: la tecnologia che fa bene al tennis

Nel marzo del 2006 a Miami esordiva Hawk-Eye, miglior esempio di tecnologia applicata allo sport. Inizialmente osteggiato anche da Federer e Nadal, oggi è fondamentale e mette d’accordo tutti. Tanto che l’arrivo della versione Live (accelerato dalla pandemia) manderà in pensione i giudici di linea

Federer, occhio di falco e quel luogo comune

Federer, occhio di falco e quel luogo comune

Dal 2009, l'ATP raccoglie le statistiche su Hawk Eye: a differenza del luogo comune, i numeri di Roger Federer sono abbastanza in linea con i suoi diretti avversari. Il peggiore di tutti è Andy Murray, che peraltro lo utilizza più di tutti. Invece, chi sono gli “occhi di falco” umani?

Arriva Hawk Eye Live: addio giudici di linea?

Arriva Hawk Eye Live: addio giudici di linea?

L'ATP sta discutendo se estendere nel tour il sistema di chiamate elettroniche in tempo reale: il meeting che si terrà durante Wimbledon sarà decisivo. Il costo potrebbe essere ammortizzato azzerando le spese per i giudici di linea, ma c'è il rischio di perdere il fattore umano, da sempre parte integrante dello spettacolo.

Hawk Eye sugli scudi: addio giudici di linea?

Hawk Eye sugli scudi: addio giudici di linea?

Anche il World Tennis Challenger, esibizione pre-Australian Open, utilizzerà la tecnologia “Hawk Eye Live”: l'occhio elettronico valuterà ogni palla e attorno al campo non ci saranno i giudici di linea. Sarà il secondo torneo al mondo ad adottare il sistema: eliminerà le proteste dei giocatori, ma aumenterà la regolarità del gioco.

La volpe spagnola vuole pensionare "occhio di falco"

La volpe spagnola vuole pensionare "occhio di falco"

Rivoluzione in arrivo? Dopo test accurati il comitato composto da ATP, WTA, ITF e i tornei del Grande Slam ha approvato Foxtenn, sistema di line-calling automatico che vuole far concorrenza ad hawk-eye. Sarebbero riusciti a eliminare il famoso margine di errore di occhio di falco, ma il successo dipenderà inevitabilmente dai costi.

I 'challenge' concessi ai giocatori sono troppo pochi?

I 'challenge' concessi ai giocatori sono troppo pochi?

Ciò che è successo ieri a Gasquet a Marsiglia (VIDEO) ha aperto un dibattito. I giocatori possono chiedere il 'challenge' in ogni occasione, ma hanno a disposizione solo tre errori a set. Troppo pochi? Dite la vostra nel nostro SONDAGGIO...