Murray e Federer sul doping: "Bisogna spaventare i giocatori"!

di Sara Montanelli - foto Getty Images

Andy Murray, dopo il "fattaccio" che ha visto coinvolta la Russia, si espone e mette in guardia le autorità spiegando che sono necessari numerosi controlli per evitare lo scandalo del doping anche nel nostro sport. 

Il numero uno d'Inghilterra non vuole che ciò sta succedendo all'atletica accada anche nel tennis. Murray ritiene che il modo migliore per risolvere il problema sia destinare maggiori risorse alle misure antidoping al fine di fermare chi gioca sporco: "Ciò che è accaduto alla Russia è davvero brutto, ma non credo sia solo un problema di Russia o di altetica. Quel giorno ho dovuto fare il test delle urine e del sangue alle 7 del mattino. Grazie alla quantità di denaro presente nello sport, i soldi dovrebbero essere ben spesi per i controlli antidoping. Non sono un esperto di questo argomento, non so cosa succede negli altri sport ma nel tennis dovremmo fare il possibile per tenere controllata la situazione." spiega Murray.

Anche Roger Federer si unisce al grido del britannico, lo svizzero è infatti convinto che i giocatori di tennis devono essere sottoposti agli esami con maggior frequenza e si dice sorpreso quando dopo un match non gli viene chiesto di fornire il campione antidoping: "Quando nei tornei si arriva ai quarti di finale e si prendono più punti e anche più soldi, bisogna essere al corrente che in seguito si verrà messi alla prova. Credo che questo sia il modo migliore per spaventare la gente."