PASSAGGI A VUOTO DA EVITARE
Se nel primo set si è visto poco tennis, nel secondo non se ne vede l'ombra. Un solo game, il settimo, andato ai vantaggi. Inevitabile l'epilogo al tiebreak. E' questo, forse, l'unico momento in cui Zverev mostra ancora l'inesperienza dei suoi anni, le paure di chi è vicino ma ancora non pronto a dettare legge nel circuito. Alexander gioca i primi tre punti come peggio non potrebbe. Una palla facile sul nastro, un doppio fallo e un banale errore non forzato. A Isner non par vero. Facile per lui, al servizio, portarsi sul 5-0. A due soli punticini dal pareggiare i conti. L'americano ci mette del suo per riuscire a rimettere in vita Alexander, che infila un parziale di 5 a 1, annulla due set point ma si deve arrendere al terzo. Il tedesco è furente. Gli occhi brillano di rabbia e consapevolezza che non si può perdere una partita del genere. L'inizio del terzo set è una vera e propria lezione: il passante di dritto con cui ottiene il break nel secondo gioco è davvero da applausi. Tanta classe e anche tanta forza mentale: nel quinto gioco, Isner esala gli ultimi afflati e ottiene tre palle del controbreak ,consecutive. Sasha non si scompone, cancella gli ultimi pericoli e non ne corre più uno fino alla stretta di mano finale. E' dal 2007, quando Nole a 19 anni si ritrovò in finale a Miami, che un ragazzo della sua età non arriva in finale in un Masters 1000 (Miami 2007, il serbo vinse il torneo battendo in finale Guillermo Canas). Proprio come Nole, Sasha potrebbe aprire davvero - e finalmente - una nuova era.
MASTERS 1000 ROMA – Semifinale
Alexander Zverev (GER) b. John Isner (USA) 6-4 6-7 6-1