Il tedesco si è scagliato contro i campi dopo il successo al secondo turno di Shanghai contro Royer

Aizza la polemica Alexander Zverev. Il tedesco, nell’intervista in campo dopo il successo al secondo turno di Shanghai contro Royer, ha tirato in ballo ancora la questione annosa dell’uniformazione delle superfici. L’attuale numero 3 del mondo ha sostenuto che si tratterebbe di una scelta mirata da parte degli organizzatori per fare arrivare in fondo ai tornei costantemente Alcaraz e Sinner: “Odio che la velocità dei campi sia la stessa in tutti i tornei. So che i direttori degli eventi più importanti stanno andando in quella direzione perché vogliono che Jannik e Carlos facciano bene e arrivino sempre in finale“.
Prosegue Zverev: “Un tempo c’erano superfici molto diverse e non si poteva giocare allo stesso modo su tutte. Bisognava adattarsi all’erba, alla terra e al cemento, ma ora si può giocare nello stesso modo in ogni torneo senza cambiare nulla“.

