La numero 1 d’Italia si è sbarazzata senza problemi dell’esperta lettone, sempre battuta nel circuito maggiore. Ad attenderla c’è Sofia Kenin

Ottimo esordio per Jasmine Paolini nel prestigioso WTA 1000 di Pechino, che potrebbe essere determinante per le sue chance di qualificazione alle WTA Finals. La numero 1 d’Italia – che ha avuto una stagione con molti alti e bassi – ha sicuramente tratto ulteriore linfa dal successo delle azzurre in Billie Jean King Cup la settimana scorsa, essendo stata la trascinatrice indiscussa del gruppo a Shenzhen. Quest’oggi la toscana ha superato Anastasija Sevastova – numero 221 del ranking WTA – con lo score di 6-1 6-3 in 70 minuti di gioco, rifilando alla giocatrice lettone la quarta sconfitta in altrettanti scontri diretti. La partita non è mai stata in discussione e Jasmine è sembrata in ottimo spolvero, ma saranno necessari test più probanti per capire le reali velleità dell’italiana nell’ultima parte di un 2025 ricco di cambiamenti per lei.
Jasmine non ha avuto una buona partenza nel match odierno, faticando più del previsto a trovare il ritmo giusto e dovendo annullare quattro palle break nei suoi primi due turni di servizio. Con il passare dei minuti, Paolini si è sciolta e ha infilato una striscia di sette giochi a zero che ha dato una sterzata decisiva all’incontro, demolendo le certezze della sua rivale. L’azzurra ha avuto un solo passaggio a vuoto nel secondo set, ma ha salvato tre palle break con autorevolezza archiviando la pratica grazie ad un doppio fallo della sua avversaria proprio sul match point.
La numero 8 del mondo ha ottenuto il 65% dei punti quando ha messo in campo la prima, che le è entrata il 70% delle volte. Ottimo anche il rendimento con la seconda, a testimonianza dei progressi effettuati con questo fondamentale nell’ultimo periodo. Il prossimo ostacolo sul suo cammino risponde al nome di Sofia Kenin, giustiziera in due set netti della russa Polina Kudermetova. Jasmine ha bisogno di vincere più partite possibili per garantirsi un posto alle WTA Finals, che sarebbero il giusto coronamento di un’annata travagliata e al tempo stesso utile per la sua crescita.