Redazione
12 February 2019

TEST! BABOLAT PURE DRIVE 98

Una Pure Drive più agonistica: queste erano le premesse, questo è il responso di laboratorio e del campo. Accoppiate per peso (con una tolleranza massima di 1,9 grammi), l’ovale contenuto a 98 pollici e il profilo più stretto sono le principali differenze con la PD100. Ideale per giocatori agonisti che cercano ottimi compromessi tra spinta e controllo, manovrabilità e precisione.
1/4 La Babolat Pure Drive 98 è venduta in coppia, con una tolleranza massima di 1,9 grammi
LA SCHEDA
dati del telaio non incordato

Lunghezza: 68,5 cm
Ovale: 98 pollici
Rigidità statica: 70
Rigidità dinamica: 70
Profilo: 22.5-23.5-22.5 mm
Peso: 300 grammi
Bilanciamento: 32 cm
Swingweight: 290 kg/cmq
Spinweight: 302 kg/cmq
Twistweight: 12 kg/cmq
Incordatura: 16x19

LAB TEST
Analisi del laboratorio Pro-t-One
Pure Drive è un nome che ha dettato lo standard delle moderne racchette tweener da 300 grammi di peso e piatto corde da 100 pollici, generalmente caratterizzate da profili tubolari e pattern 16x19. Oggi, la regina di questo genere di racchette viene declinata in una versione più aggressiva, caratterizzata dalla sigla VS, destinata ad un pubblico di tipo agonistico di livello medio-alto. Sin dal primo approccio, il telaio evidenzia spessori ridotti (22.5-23.5-22.5mm) rispetto alla Pure Drive tradizionale e un piatto corde più contenuto (98 pollici quadrati) che regalano una sensazione di solidità e compattezza alla racchetta, accompagnate da una notevole aerodinamicità ottenuta anche grazie a raffinati dettagli come la verniciatura e le semisfere che sporgono dalla superficie. Il peso del telaio nudo, (venduto in coppie pareggiate in peso ma non bilanciamento), pari a 300 grammi con bilanciamento 32 centimetri si presenta come un’ottima base di partenza per tutti coloro che volessero personalizzare l’attrezzo con una customizzazione mirata. La racchetta finita, con corde, overgrip e dumpener, si attesta attorno ai 325 grammi con un bilanciamento di 32,5 centimetri. I valori di inerzia in assetto definitivo sono moderati (315kgcmq) e caratteristici dei telai agonistici di livello avanzato, che puntano in particolare al controllo, senza una decisa propensione alla spinta: è necessario generare velocità con la testa della racchetta. Il valore di Twistweight del telaio è intermedio e lascia presupporre una migliore attitudine alla spinta lineare piuttosto che a rotazioni estreme. A livello di sweet-spot, la maggiore rigidezza nella parte medio-alta è studiata per garantire maggiore controllo nella hitting-zone, a discapito del comfort e della tolleranza in fase di impatto. In termini di rigidezza, la Pure Drive VS non si discosta granché dalla classica Pure Drive 100, però mostra una maggiore flessibilità della parte alta del telaio, caratteristica comune di molti telai agonistici. La maggiore flessibilità del telaio nella parte alta, in corrispondenza dell’ovale, determina un maggiore controllo e sensibilità ma una minore propensione alla spinta e alla presa delle rotazioni.

ON COURT
Una racchetta che fa quello che promette, ed è già una gran cosa. Riassumendo, è una Pure Drive più agonistica, che offre maggior controllo e precisione e minor potenza e accesso allo spin, perché serve un braccio forte e ben educato per riuscire a imprimere rotazioni efficaci. Per arrivare allo scopo, sono stati necessari due interventi significativi che la distinguono dalla Pure Drive tradizionale: ovale contenuto a 98 pollici e profilo più stretto, con punta massima di 23,5 millimetri. Il peso è quello canonico da 300 grammi, con bilanciamento a 32 centimetri e schema di incordatura da 16x19. La rigidità raggiunge la fatidica quota 70RA, mostrando una certa cattiveria all’impatto, che risulta bello secco, come piace a chi pesta. L’utente ideale? L’agonista che apprezza la costruzione tubolare, che aiuta in spinta e rotazioni, ma trova la Pure Drive poco precisa. Con questo modello, serve un braccio più allenato per trovare profondità e winner, ma la sensazione è di grande controllo, con una traiettoria che viaggia bella dritta. Chiaramente non è per arrotomani ma per chi predilige le botte piatte o con leggera rotazione. Un’altra qualità che la distingue dalla PD100 è l’ottima stabilità all’impatto, da cui la precisione di cui sopra. La manovrabilità è sempre eccellente perché peso e bilanciamento non sono estremizzati. Perfetta per l’offesa, per chi vuole comandare lo scambio, ama manovrare sotto rete e cerca una certa sensibilità. Si fatica decisamente di più nella fase difensiva e nei colpi decentrati.
1/4 La Babolat Pure Drive 98 è venduta in coppia, con una tolleranza massima di 1,9 grammi
LA CORDA IDEALE
Telaio destinato a un’utenza agonistica e quindi stesso orientamento anche per quanto riguarda le corde: il monofilo, non eccessivamente rigido e comunque a tensioni medio-basse, esalta controllo e rotazioni, anche se difficilmente potrete andare sopra le 10-12 ore prima che perda le caratteristiche di reattività che mostra appena montato; la soluzione ibrida offre ottimi compromessi, anche senza scomodare il budello per le orizzontali. Difficile ormai che gli agonisti si affidino al multifilo: migliora la sensibilità ma aumenta il grado di rottura.

PLAYTEST
LORENZO, 47 anni / classifica 3.2
Hai presente la Pure Drive? Ecco, immagina qualcosa di molto simile come feeling ma con più controllo e precisione, meno spinta e rotazioni. Così mi era stata presentata, così si è comportata in campo. La sensazione è che si può picchiare forte con notevole precisione: certo serve un braccio allenato che sappia supportare l’impatto secco. Però è onesta e restituisce tutto lo sforzo che si produce. Un monofilo bello reattivo a tensioni basse, anche 20-21, è il mio set-up ideale.

LUCA, 52 anni / classifica 3.5
Sarebbe la mia racchetta, se ‘sti francesi non avessero prodotto anche la Pure Aero, che comunque mi aiuta di più. Perché saranno anche solo due pollici, ma l’ovale ridotto si fa sentire. E, ancora di più, il profilo stretto: la palla non scappa mai, ma ogni tanto non trovo sufficiente profondità

FABIO, 17 anni / classifica 3.2
Quanto si tira forte! E poi trovo le righe che è un piacere: di solito con le tubolari, finisco due metri lungo. Mi piace perché avverto un buon feeling, un’ottima sensibilità che mi permette di variare molto il gioco, compreso la smorzata e le volée. Sono un giocatore brillante e voglio un telaio versatile. Oh, poi è bella cattiva, così scura...

PAOLO, 60 anni / classifica 4.2
Ridatemi la mia Pure Drive! Ok, maggior controllo, maggior precisione, tutto quello che volete, ma senza un braccio che spinge forte la palla non esce pesante e nemmeno troppo profonda. Se poi vado in difficoltà, difendersi non è facile. Chissà, vent’anni fa...

CHRISTIAN, 40 anni / classifica 3.3
Difficile trovare un attrezzo che offre così tanto controllo senza che l’impatto sia tremendo e il profilo super squadrato. Tutto sommato si riesce dare un buon top spin e la palla esce pesante. Il set up con le corde è fondamentale: vale la pena fare qualche test.

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