«L’utente del tennis sta diventando sempre più anziano», ha dichiarato qualche giorno fa Mouratoglou in una intervista via ‘zoom’ a TSN. «Oggi la media di età è di 61 anni, il che dimostra che il tennis non rinnova la sua base di fan, creata negli anni '70 e '80 quando giocavano John McEnroe, Jimmy Connors e Bjorn Borg. Penso che sia abbastanza preoccupante per l'intero settore che non siamo in grado di portare nuovi appassionati al tennis. Avremo un codice di condotta più ‘light’, perché quello in vigore nel tennis è troppo restrittivo. Ci devono essere delle linee guida, naturalmente, ci devono essere dei limiti, ma all'interno di questi limiti ci deve essere uno spazio in cui le persone possano esprimersi e mostrare le proprie emozioni, perché è per questo che le persone guardano il tennis, e guardano lo sport: vogliono provare emozioni».
«È come in un film - ha spiegato ‘Mou’ - In un film se tutti sono perfetti ed educati e nessuno fa niente di sbagliato, allora non c'è storia, e io voglio storie. Non voglio costruire storie dal nulla, ma voglio dare ai giocatori uno spazio in cui possano far vedere chi sono, e gli spettatori possano scegliere se gli va o meno quello che vedono».
Compreso il rapporto in presa diretta fra coach e allenatore: «In tutti gli altri sport il coaching fa parte dello spettacolo, il tennis è un'eccezione e non credo dovrebbe esserlo».
L’Ultimate Tennis Showdown sarà trasmesso da Eurosport 1, con due match in diretta al giorno (17,30 e 19,30) dal 13 giugno. Eurosport trasmetterà anche l’Adria Tour di Novak Djokovic (13-14 e 20-21 giugno su Eurosport 2 ed Eurosport Player, dalle 14 alle 18 e dalle 19 alle 23), e lo Schroders Battle of the Brits, dei fratelli Murray (23-28 giugno su Eurosport Player).