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La seconda giovinezza di “Gillou”

Titolo ATP numero quattordici (!) per Gilles Simon, che conquista per la terza volta il Moselle Open di Metz, superando in finale il qualificato Matthias Bachinger, sorpresa del torneo. Il francese va a un passo dal cedere il primo set, poi cambia marcia e continua a risalire la classifica. A gennaio era numero 89 ATP, mentre lunedì sarà di nuovo top-30.

Tsonga: quattro tornei per meritarsi la Davis

Tornato in campo a 7 mesi dall'infortunio al ginocchio sinistro, Jo-Wilfried Tsonga ha perso all'esordio a Metz, ma è sembrato in buone condizioni. I francesi puntano a recuperarlo in vista della finale di Davis, e lui spera di convincere Noah: "Vorrà dire che avrò vinto tante partite". Per farcela ha quattro tornei: Orleans, Anversa, Vienna e Bercy.

Tendinite al gomito: addio 2017 anche per Muller

L’infermeria del circuito ATP apre la porta un’altra volta: ha detto addio al 2017 anche Gilles Muller, che chiude anzitempo la sua miglior stagione in carriera a causa di una tendinite al gomito sinistro. “Ho intenzione di giocare ancora qualche anno, quindi è la scelta migliore”, ha spiegato. È il quinto dei primi 22 del mondo fuori fino a fine anno. Quasi 1 su 4!

La favola silenziosa di Peter Gojowczyk

Al Moselle Open di Metz si completa col lieto fine la settimana da sogno di Peter Gojowczyk: il tedesco, partito dalle qualificazioni, approfitta del solito Benoit Paire, che un giorno fa e l’altro disfa, e conquista il primo titolo ATP in carriera. Il francese resiste solo nel primo set, poi sparisce dal campo. E non riesce a trattenere le lacrime.

Più genio che sregolatezza. Paire ride a Metz.

Dopo essersi aperto il tabellone cancellando un match-point a David Goffin, Benoit Paire non tradisce. Supera in due set Nikoloz Basilashvili e si regala a Metz la quinta finale ATP in carriera. Ne ha vinta solo una, due anni fa a Bastad, ma è favoritissimo per il bis. Sfiderà il qualificato Peter Gojowczyk, mai così avanti nel Tour.

Dal Falco alla Volpe: l’esordio di FOXTENN

Il Moselle Open è stato il primo torneo internazionale a sposare la nuova tecnologia di verifica del segno, che si candida a fare una massiccia concorrenza a Hawk-Eye. Lavorando con un principio diverso, Foxtenn garantisce un margine d’errore praticamente assente, contro i 3,6 millimetri di occhio di falco. E il bello è che costa anche meno.

Il lunedì nero del tennis italiano

Non capita spesso di avere sei italiani in gara a livello ATP nella stessa settimana. È successo in questa, fra Metz e San Pietroburgo, ma l’inizio è stato terribile: subito fuori Lorenzi in Russia, e Seppi e Giannessi in Francia, dove si qualifica (col brivido) Simone Bolelli. Non va meglio fra le donne: in Cina la Paolini raccoglie appena due game.

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