Il numero 1 del mondo visibilmente disteso e rilassato in conferenza stampa: “Voglio ritrovare me stesso in campo”

Foto di Felice Calabrò

Jannik Sinner è finalmente tornato a Roma: il numero uno del mondo da oggi non ha più sulle spalle il fardello della squalifica e adesso può tornare a pensare al tennis che lo ha reso così protagonista. Nella conferenza stampa del media day, l’azzurro è apparso decisamente rilassato e disteso nello sguardo, come se si fosse liberato di un peso. L’altoatesino ha affrontato vari temi, come quello del rapporto con i colleghi durante questa sospensione:Non mi sono sentito quasi con nessun tennista in questa pausa, un po’ con Jack e Sonego perché ci siamo allenati insieme. Alla fine è normale, tutti vogliono vincere e il tennis è uno sport individuale, ma con il tempo passerà e l’importante sarà ritrovare me stesso in campo. Ho ricevuto messaggi sorprendenti da alcuni colleghi, ma non voglio fare nomi”.

Sinner che ha sottolineato come sia bello ritrovare il tifo e l’affetto della gente: “La cosa più bella sarà tornare di nuovo in campo e ritrovare il tifo e misurare a quale livello sono in questo momento. Non ho paura, abbiamo fatto il massimo in questi mesi e ci sono domande alle quali ancora non posso rispondere. Comunque sono a Roma abbastanza fresco e pronto per giocare”.

Alla domanda sulla Sinner-mania e la grande attenzione nei suoi confronti, Jannik ha risposto con semplicità: “Credo di essere un ragazzo di 23 anni molto semplice e mi piace solo giocare a tennis, posso essere bravo in alcune cose, ma il successo non cambia ciò che sono e mi ricordo sempre da dove sono partito, da un paese di 2000 persone. Cerco di essere onesto per quello che sono”.

Un Sinner che ha ribadito quale sarà l’obiettivo di questo scorcio di stagione: “L’obiettivo sarà Parigi, non sono qua per battere chiunque, intanto per passare il primo turno e poi vediamo partita per partita. Siamo molto tranquilli, sto bene fisicamente, sono riposato e questo pagherà a fine stagione. Non sarà facile al primo torneo, ma cercherò di ripartire bene”.

Mesi particolari quelli passati dall’azzurro, senza la solita routine e i soliti ritmi: “Sono contento di come sono andati questi mesi, ho fatto un mese quasi senza toccare la racchetta, poi appena abbiamo spinto un po’ di più mi sono uscite delle vesciche sulle mani. Quando ho avuto tempo per andare in campo non ho avuto fretta, ma sono contento di come tutto è andato in questi mesi di stop. Dentro di me non è cambiato nulla, mi sento più libero non avendo a che fare con questa faccenda. So che avere fuori dal campo persone che mi stanno vicino è fondamentale, ho vissuto le mie giornate con altri ritmi, con i miei amici e con la mia famiglia. Io non sono mai cambiato e questa situazione non mi ha cambiato”.

Nell’ultima battuta della conferenza stampa, l’italiano ha ribadito quanto sono importanti le persone intorno a lui: “Ho capito che anche non giocando a tennis sono una persona importante con tanta attenzione giornaliera intorno a me. Una foto è vista in maniera diversa rispetto all’inizio. Inizialmente ero confuso in questi mesi, ho cercato di capire ciò che era importante per me e so i sacrifici che ho fatto per arrivare qua. Ho dovuto capire ciò che era importante e sono le persone fuori dal campo che ti danno la forza per andare avanti, per proseguire e continuare a sorridere”.