Fino a questo momento nel torneo si sono disputate quattro sessioni serali – cinque con quella odierna – sempre al maschile. Una scelta di marketing probabilmente, ma che fa discutere

Ogni torneo dello Slam che si rispetti porta con sé una buona dose di polemiche, e il Roland Garros 2025 non fa eccezione. A far discutere in questo caso è la gestione da parte degli organizzatori della sessione serale: fino a questo momento – compreso il match tra Monfils e Draper di questa sera – tutte e cinque le sessioni serali sono state riservate a match del tabellone maschile. La sessione serale a Parigi prevede un solo match, con inizio alle 20:15, e questo di base favorisce i match 3 su 5, anche fosse solo per una questione di tempo che va a “giustificare” l’acquisto di un biglietto per un solo incontro. Ovviamente a storcere il naso sono le giocatrici, che a meno di clamorosi cambiamenti dell’ultimo minuto difficilmente avranno la possibilità di giocare quando c’è il numero più alto di spettatori, sullo Chatrier come da casa.
A scatenare e dar voce alla polemica è stata Ons Jabeur, che già lo scorso anno si era espressa duramente sul tema. Infatti dal 2021 a oggi ci sono stati ben 49 match in sessione serale e di questi 45 sono stati riservati al maschile. “È un peccato per lo sport femminile in generale – racconta Jabeur in conferenza stampa – non solo per il tennis. Credo che chi prende queste decisioni non abbia figlie femmine, non credo che le tratterebbero così“. La polemica è stata alimentata anche dal fatto che nella giornata di ieri il match tra Shelton e Gaston – non disputato per il ritiro del francese – è stato sostituito da Rune contro Nava, piuttosto che provare a piazzare in sessione serale un match come quello tra Swiatek e Raducanu, entrambe campionesse Slam. “È una vergogna da parte della federazione – continua duramente la tunisina – una vergogna da parte dell’emittente aver firmato un contratto del genere. Molte grandi giocatrici meritano di essere lì. È un po’ ironico, non mostrano il tennis femminile, e poi dicono: ‘Sì, ma i tifosi guardano soprattutto gli uomini.’ Certo che guardano più gli uomini, perché mostriamo più gli uomini. Tutto è collegato”.
Per onore di cronaca, non tutte le giocatrici la pensano come Jabeur. Coco Gauff, per esempio, si è detta quasi “sollevata” per non giocare così tardi. “Non credo che qualche ragazza voglia giocare alle 20:15 o più tardi, questa è la verità. Non so cosa ne pensino le altre, ma penso che la maggior parte preferisca giocare prima“. Difficile trovare una soluzione logistica che possa mettere tutti d’accordo, perché anche volendo anticipare la sessione serale e inserire così due match si rischierebbe di finire troppo lunghi, e far così scoppiare la polemica di chi si scaglia contro il tennis fino a tarda notte.

