dalla nostra inviata a Roma Roberta LamagniSembrava che il cielo lo avesse intuito
dalla nostra inviata a Roma Roberta Lamagni

Sembrava che il cielo lo avesse intuito. Qui a Roma, già dalle prime ore di questa mattina, il sole che aveva benedetto durante tutta la scorsa settimana una fortunata edizione del torneo maschile si era oscurato. Nuvoloni grigi come presagio di una giornata infausta, che si sarebbe rivelata una vera Caporetto per lo squadrone italiano in gara. Gli Internazionali femminili si erano presentati come il torneo dei record: non era mai accaduto infatti che il Foro Italico ospitasse in tabellone ben 10 giocatrici nostrane, come sicuramente non era mai accaduto che alcune di loro avessero l’onore di “duellare” davanti al proprio pubblico da campionesse mondiali in carica.

Ebbene, della formidabile compagine di Fed Cup, composta da Schiavone, Pennetta, Santangelo e Vinci, al secondo turno approda solo una superstite, nella fattispecie Mara Santagelo. Troppo deludente la prestazione di Francesca Schiavone per essere commentata. Francesca è il fantasma della leonessa cui ci aveva abituato. Senza ruggire né affilare le unghie lascia il passo all’australiana Stosur con il punteggio di 6-3 6-4. Gioie e dolori per l’eliminazione di Flavia Pennetta dal torneo. Le gioie tuttavia riguardano l’avversaria, la compagna di nazionale Tathiana Garbin. In un derby molto teso, come spesso accade quando ci si scontra tra amiche, è la più esperta giocatrice veneta ad avere la meglio. La Garbin conferma il suo straordinario momento di forma (è attualmente numero 23 del mondo, suo personale best ranking), approfittando comunque di una sfiduciata Pennetta, che fatica a riagganciare i buoni livelli raggiunti prima dell’infortunio al polso occorso lo scorso anno. Un 6-3 nel primo set e un tie break nel secondo prenotano alla mestrina l’appuntamento al turno successivo contro Alona Bondarenko.

Ad aumentare la delusione di questa seconda giornata sopraggiungono la sconfitta prematura di Roberta Vinci, contro l’americana Meilen Tu, e l’opportunità non colta di Romina Oprandi, opposta alla ripescata Fedak. Il ritiro di Na Li aveva regalato all’eroina dell’edizione 2006 un buon primo turno, purtroppo impossibile da cogliere a causa di un grave infortunio al braccio della Oprandi. “Il dottore mi ha detto che dovrei fermarmi per almeno 2 mesi. Mi hanno riscontrato 5 centimetri di sangue nel braccio che fatica a riassorbirsi, ma ora inizia la stagione sulla terra e non posso permettermi di riposare”, queste le tristi dichiarazioni di Romina in conferenza stampa.

E’ tempo invece di esultare, e non si accettano rifiuti, per Mara Santangelo. Domina letteralmente l’incontro, aggredisce l’avversaria a ogni colpo e si impone sulla Morigami con un autorevole 6-2 6-0. I complimenti sono tutti per lei, così come il sostegno del pubblico, che nel prossimo match contro la testa di serie numero 2 Kuznetsova non dovrà mancare.

Nell’incontro serale invece fatica più del previsto la Williams. La versione ribelle di Serena, come lei stessa si è autodefinita, si presenta in campo con completino rosa e lilla, fascia abbinata, e giganti orecchini rococò, prontamente rimossi però dopo il secondo cambio campo… anche per lei forse esiste un limite! Sotto di 4 giochi a 2 e palla del 5 a 2 contro la Krajicek, sorella di Richard, Serena scioglie le tensioni del debutto e scatena tutta la sua potenza, non lasciando scampo all’olandese. 64 61 è il punteggio finale.

Due curiosità infine degne di nota. La prima riguarda Sara Errani, la quale, ripescata come lucky loser dalle qualificazioni, si contende con i denti il passaggio al secondo turno contro la sorella “minore” di Alona Bondarenko, Kateryna, e cede per 6 giochi a 4 al termine della terza frazione.
La seconda si riferisce all’epidemia di infortuni che ha colto le giocatrici, molte delle quali testa di serie. Dopo l’abbandono di Ana Ivanovic, Na Li, Marion Batoli e Julia Vakulenko, arriva a torneo ormai avviato anche quello di Nicole Vaidisova. Risultato: un lucky loser, per il momento ancora non identificato, che (ammesso che si trovi) accederà direttamente al secondo turno, beneficiando della posizione lasciata libera dalla Vaidisova, quarta testa di serie. Meriterebbe una verifica, ma sicuramente è questo un caso più unico che raro.

Il tabellone principale del torneo femminile e quello delle qualific azioni in formato Pdf