da Parigi, Federico Ferrero foto Ray GiubiloAna Ivanovic ha preso in contropiede, insieme alla povera Maria Sharapova, tutti quelli che la pensavano ancora troppo giovane e inesperta per gestire emotivamente una semifinale dello Slam



da Parigi, Federico Ferrero
foto Ray Giubilo

Ana Ivanovic ha preso in contropiede, insieme alla povera Maria Sharapova, tutti quelli che la pensavano ancora troppo giovane e inesperta per gestire emotivamente una semifinale dello Slam. La serba, al contrario, ha applicato alla lettera i dettami del coach Sven Groeneveld (servire pesante, scivolare incontro alla palla, osare col diritto) e Masha è stata costretta non solo a rinviare l’appuntamento con la prima finale della carriera di un torneo sulla terra battuta ma soprattutto a cedere il passo con poco onore e molta onta a una ragazza che compete con lei in avvenenza e, forse, già la supera in rendimento.

La “sfida delle belle” sul Philippe Chatrier non ha accontentato, a dispetto dei tanti vincenti di Ana, i palati esigenti di Parigi ma purtroppo neanche la seconda semifinale ha offerto la qualità attesa: troppo in palla e determinata Justine Henin, confusa e imbarazzata la solitamente spigliata Jelena Jankovic. Certo, la signorina Modigliani non aveva mai battuto in vita sua la belga tascabile ma c’era sempre stata lotta (cinque match, tutti al terzo set e l’ultima battaglia a Berlino con Jelena avanti 4-0 nel terzo parziale); questa volta non è stato così e nemmeno per un momento si è potuto pensare a una ‘prima’ assoluta, una finale di Slam tra due serbe. Anche qui il coach ha avuto il suo ruolo: Carlos Rodriguez ha dettato la tattica alla Henin e il suo piano di gioco ha scombinato le carte alla Jankovic.
Justine è vicina al terzo titolo consecutivo al Roland Garros, il quarto in cinque anni: la Ivanovic dovrà ripetere la straordinaria prestazione espressa contro la Sharapova per avere delle chance di vittoria.

Mara Santangelo chiuderà il programma sul Centrale cercando di diventare la prima italiana a trionfare in una prova di doppio dello Slam dopo Raffaella Reggi, a segno nel misto ventuno anni fa a New York con Sergio Casal. Mara e Alicia Molik sfideranno Ai Sugiyama e Katarina Srebotnik. Matteo Trevisan, testa di serie numero uno del torneo juniores, è in semifinale opposto al quinto favorito del seeding, l’australiano Greg Jones. Il giovane azzurro, complice l’uscita di scena di Jonathan Eysseric nel terzo turno, può puntare al titolo.

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