La leggenda del tennis italiano ha voluto rispondere a tutti coloro che lo accusano di essere invidioso di Jannik

Foto di Ray Giubilo

Tutta l’Italia si fermerà oggi pomeriggio per supportare Jannik Sinner nella finale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz, che partirà leggermente favorito avendo sollevato il trofeo a Parigi nella scorsa edizione e avendo sconfitto l’azzurro negli ultimi quattro scontri diretti ufficiali. Inoltre, la superficie dovrebbe essere più adatta al gioco del 22enne spagnolo che ha vinto i Masters 1000 di Monte Carlo e Roma quest’anno. Al tempo stesso, il livello mostrato da Jannik in questo torneo è stato a dir poco sorprendente, se si considera che non ha ceduto nemmeno un set finora nonostante sia appena il suo secondo torneo dopo tre mesi di stop.

Vincere il Roland Garros sarebbe un’impresa davvero clamorosa per Sinner, che dimostrerebbe al mondo intero di aver fatto il definitivo salto di qualità anche al di fuori dell’amato cemento. Il numero 1 del mondo dovrà essere bravo a scardinare le certezze di Carlitos come ha fatto Lorenzo Musetti per due set durante la semifinale, con l’auspicio che il fisico permetta a Jannik di reggere a lungo il confronto con l’iberico. È lecito aspettarsi un match piuttosto intenso e la tenuta atletica sarà fondamentale, perché abbassare il ritmo significherebbe consegnarsi all’avversario e non avere scampo.

Tra coloro che faranno il tifo per Sinner, ci sarà anche Nicola Pietrangeli, che è stato spesso accusato di essere invidioso nei confronti dell’attuale numero 1 del mondo. Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport‘ a poche ore dall’inizio della finale, la leggenda del tennis italiano ha espresso un pensiero molto chiaro: “Mi siederò davanti alla TV e sarò il primo tifoso di Jannik nella finale contro Alcaraz. Dovete smetterla con questa storia che rosico, non mi dispiace affatto che Jannik sia diventato un campione. Sono davvero orgoglioso che un giocatore italiano abbia riportato l’Italia in vetta al tennis maschile.”