Premier Padel: per le stelle esordio positivo nel Major di Doha

Debutto senza intoppi per le più forti teste di serie impegnate all'Ooredoo Qatar Major 2022 in corso d'opera presso il Khalifa Complex di Doha

Alejandro Galan

Erano gli osservati speciali di giornata, dopo il trionfo nel WPT di Vigo domenica, e non hanno tradito le attese all’esordio nell’“Ooredoo Qatar Major 2022”, il primo grande evento del Premier Padel Tour, in svolgimento sui campi del Khalifa Complex di Doha. Lo spagnolo Francisco “Paquito” Navarro e l’argentino Martin Di Nenno, coppia seconda testa di serie, hanno dominato per 6-1 6-2 (48 minuti la durata del match valido per il 2° turno: i primi otto binomi del seeding erano esentati dal 1°) i qualificati spagnoli Mario Ortega e Jose Ramon Martinez.

“Sicuramente c’è ancora un po’ di stanchezza, ma sappiamo di dover recuperare in fretta per questo evento, che segna la storia del nostro sport – il commento del 33enne di Siviglia a fine partita – e dove quindi teniamo in modo particolare a fare bene. Era importante partire con il piede giusto, anche perché veniamo da un torneo indoor mentre qui si gioca all’aperto, con il sole e il vento, e dunque in condizioni differenti, però ci sentiamo pronti e con tanta carica e convinzione in corpo dopo il recente successo. I rivali sono agguerriti, li conosciamo bene, però abbiamo tutte le intenzioni di recitare un ruolo importante a Doha e, se possibile, arrivare sino in fondo anche stavolta”. Prossimo test per saggiare le loro ambizioni un altro duo ispanico-argentino, quello composto da Francisco Manuel Gil e dal sudamericano Agustin Gomez Silingo, 14esima testa di serie, che l’hanno spuntata in rimonta (2-6 6-3 6-0) sul brasiliano Lucas Da Cunha e l’altro spagnolo Inigo Zaratiegui.

Buona la prima anche per Fernando Belasteguin e Arturo Coello: nell’ultimo incontro in cartellone la leggenda argentina e il giovane spagnolo, numero 6 del seeding, si sono imposti per 6-2 7-6(9) sugli iberici Alvaro Cepero e Sergio Alba, che possono recriminare per i quattro set point mancati nel secondo parziale (tre consecutivi sul 5-4 in loro favore e uno nel tie-break). Partenza con il vento in poppa (non solo quello che spazza la capitale del Qatar) pure per lo spagnolo Alejandro Ruiz e l’argentino Franco Stupaczuk, terza forza del tabellone, che nell’incontro che apriva il programma sul Centrale si sono sbarazzati per 6-2 6-1 in appena 46 minuti degli spagnoli Raul Marcos e Javier Garcia. Il 27enne mancino di Malaga, dall’età di 10 anni costretto a convivere con un diabete di tipo 1, e il 26enne nato a Chaco sulla strada verso i quarti trovano dall’altra parte della rete gli iberici Ivan Ramirez e Alejandro Arroyo, n.15 del seeding. Meno agevole è stato invece il debutto di Juan Lebron e Alejandro Galan: i due spagnoli, primi favoriti del seeding, sono infatti stati costretti al terzo set per domare il connazionale Teo Zapata e il francese Benjamin Tison, autori di una prestazione da applausi che ha spinto i leader del ranking a dare il massimo per imporsi in rimonta per 6-7(4) 6-2 6-2, dopo un’ora e 41 minuti.

La sorpresa di giornata nell’appuntamento di apertura del nuovo circuito mondiale, organizzato dalla Federazione Internazionale Padel e sostenuto dalla Professional Players Association e dalla Qatar Sports Investments, presieduta da Nasser Al-Khelaifi, patron del PSG, è arrivata invece dal Grandstand 4 dove l’argentino Sanyo Gutierrez, orfano dell’abituale partner Agustin Tapia (bloccato da ragioni contrattuali con lo sponsor Nox, come pure Miguel Lamperti) e quindi in campo con il nipote Agustin, accreditati della settima testa di serie, è caduto sotto i colpi degli spagnoli Ignacio Vilarino e Jose Gonzalez: 6-4 7-6(4) lo score per la coppia ripescata come lucky loser e in grado di sfruttare l’occasione spingendosi fino agli ottavi, dove sarà derby mercoledì con i connazionali Javier Rico e Jeronimo Gonzalez, nona forza del torneo, che hanno sbarrato la strada (6-2 6-4) all’italo-argentino Aris Patiniotis al fianco dello spagnolo Matias Diaz. Spariscono anche le altre bandierine tricolore ancora presenti, quelle di due “oriundi”. L’italo-argentino Facundo Dominguez, che divide il campo con lo spagnolo Alvaro Melendez, poco ha potuto (6-2 6-3) contro il brasiliano Pablo Lima e l’argentino Maxi Sanchez, quinti favoriti del tabellone. Stessa sorte anche per Denis Tomas Perino, al fianco dell’iberico Ruber Rivera, che hanno trovato semaforo rosso (6-2 6-2) di fronte all’argentino Luciano Capra e allo spagnolo Javier Ruiz Gonzalez, ottava testa di serie.

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