Luca Nardi sarà impegnato questa settimana a Gedda per le Next-Gen ATP Finals per competere con i migliori Under 21 della stagione. Prima del suo esordio, il tennista pesarese si è raccontato ai microfoni dell’ATP

Impegnato sul campo da gioco con le Next-Gen ATP Finals, di Luca Nardi si conosce ancora poco della sua vita fuori dal campo di tennis. In occasione del torneo a Gedda, il tennista pesarese ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’ATP che racconta di più la sua quotidianità e le sue passioni. Una delle domande verteva sul descrivere una giornata ideale per lui quando non è impegnato con il tennis. “Ho una moto, vengo dalla stessa città di Valentino Rossi, in famiglia tutti abbiamo una moto. Così vado a fare un giro per qualche ora nella mattinata, e forse anche nel pomeriggio, mi piace anche giocare a Padel. Sicuramente Padel e il calcio insieme ai miei amici perchè amo guardare il calcio – soprattutto il Napoli di cui è tifoso – e cerco di rimanere in contatto con tutto ciò che succede in Italia. Questo è il mio giorno ideale.”

Lo sport è quindi grande protagonista nella vita di Nardi, che non si immagina in nessun altro modo se non con la racchetta in mano. “Onestamente non ho mai pensato cosa fare se non avessi fatto il tennista, ho sempre giocato a tennis. Mi piace la fisioterapia, non so per quale motivo ma mi piace.”

La figura di Valentino Rossi torna anche quando gli vengono chieste tre personaggi famosi con cui vorrebbe cenare. “Sicuramente Valentino, poi ovviamente Roger Federer. Sono un giocatore di tennis, chiunque apprezza Federer. E poi non so, forse una top model? Non ne conosco neanche una”

Una domanda interessante riguarda anche le sue amicizie nel Tour, considerato l’elevato numero di tennisti italiani ogni settimana nel circuito Challenger. “Conosco questi ragazzi da quando siamo piccoli, e ci conosciamo bene l’uno con l’altro. Ho una buonissima relazione con Flavio – Cobolli, anche lui a Gedda – lo conosco da quando ho otto anni e siamo molto amici con lui. Ma se dovessi dire un altro ragazzo italiano, forse Francesco Maestrelli”.

Infine un’ultima domanda sulla sua stagione, dove nonostante la qualificazione alle Next-Gen ATP Finals non considera totalmente positiva. “Onestamente non direi di aver fatto una buona stagione. Forse negli ultimi mesi si, ma durante l’anno ho avuto molti alti e bassi. Ho avuto un infortunio per un paio di mesi, e questo non ha aiutato. Certamente la più grande lezione che io ho imparato quest’anno è che devi giocare ogni match al 100%, non puoi scendere in campo ed essere rilassato.”