Successi azzurri per Galvani a Doha e Sanguinetti a Chennai, in India partono bene anche Nadal e Moya ma c’è la falsa partenza di Nalbandian e, per noi, di Bolelli
Successi azzurri per Galvani a Doha e Sanguinetti a Chennai, in India partono bene anche Nadal e Moya ma c’è la falsa partenza di Nalbandian e, per noi, di Bolelli. In Qatar bene Davydenko e Ljubicic. Ad Adelaide il primo giocatore a vincere un round robin è Paul Goldstein. Per la Garbin, nei quarti a Gold Coast, ora c’è la Vesnina

L’esordio di Nadal finisce per essere un esordio sul velluto, ma lo si sapeva. Carlos Moya ha fatto un po’ più di fatica ma ha vinto. Nalbandian invece, fresco fresco di 25esimo compleanno, deve avere esagerato coi festeggiamenti, e Pless lo ha punito. Il tutto è successo a Chennai, in India, dove il monarca del rosso di Manacor ha concesso poca gloria, e pochi game, a Rainer Schuettler mentre il suo amicone Carlos ha faticato un po’ di più ma alla fine è approdato al turno successivo superando Waske in due set. Fa un po’ più notizia l’eliminazione prematura dell’argentino, probabilmente dovuta a una preparazione adatta a portarlo al top della condizione tra qualche settimana, non oggi. Comunque il recente finalista di Davis aveva cominciato bene, incamerando il primo set ma poi ha perso continuità e nel tennis di oggi, questo significa nel 99% dei casi sconfitta. Bilancio al 50% quello degli azzurri impegnati al Chennai Open. Vittoria per Sanguinetti, che ha superato senza faticare eccessivamente Economidis mentre è Paradorn Srichaphan a far iniziare male la stagione a Bolelli. Ma non è finita qui perché oltre ai due tennisti di Pistolesi, c’è in lizza ancora Stefano Galvani che, già avanti di un turno, se la vedrà oggi sul centrale contro lo svizzero Xavier Malisse tutto genio e sregolatezza, talento e follia, chissà che Stefano non ci regali qualche sorpresa.

Stagione cominciata come meglio proprio non si poteva fare per Federico Luzzi, capace a Doha di superare qualificazioni e primo turno. A cadere sotto i colpi del toscano è stato Juergen Melzer, l’austriaco ha ceduto però solo al terzo set, quando ha preso il break in dirittura d’arrivo. Ora al Nostro toccherà Olivier Rochus, capace di estromettere dal main-draw la testa di serie numero 7 Sebastien Grosjean. In gara ancora anche l’altro fratello Rochus, Cristophe scenderà infatti in campo negli ottavi contro Andy Murray, che al primo turno aveva dovuto sudare e soffrire per far fuori Volandri. Solite conferme, ma ormai non c’è quasi più bisogno di ricordarlo, del numero tre del mondo, Nikolay Davydenko che, abbigliato come non si userebbe nemmeno al torneo di Seconda del circolo di casa, ha superato il coreano Lee in due set. Non ha bisogno di mettere nemmeno la terza, intesa come marcia stavolta, il croato Ivan Ljubicic: concedendo solo tre game ha eliminato il qualificato tedesco Denis Gremelmayr.

Ha un nome e un cognome il primo giocatore ad aver vinto un round robin, il girone all’italiana che si sta sperimentando ad Adelaide. E’ Paul Goldstein, che forse non resterà nella storia del gioco per meriti sportivi, ma quando si andrà a vedere tra 50 anni, chi fu nel 2007 a vincere il primo girone all’italiana salterà fuori lui, collegato a doppio filo con il famigerato round-robin, cui si guarderà indietro come splendida innovazione ormai consolidata oppure come infelice tentativo, messo in soffitta dopo qualche anno. La sua vittoria contro Peter Luczak comunque gli vale l’ingresso nei quarti di finale dove probabilmente troverà, insieme alla formula diretta, anche giocatori del calibro di Novak Djokovic, Richard Gasquet e il padrone di casa Lleyton Hewitt.

Già ai quarti di finale il Mondial Australian Women’s Hardcourts di Goald Coast, sempre in Australia. E già ai quarti anche la nostra Tathiana Garbin che se la dovrà vedere con Elena Vesnina, ventenne russa che oggi balla tra la quarantesima e la cinquantesima posizione del ranking mondiale, ma la nostra Tathiana ha un occasione senza pari, centrare una semifinale nel primo torneo dell’anno e andare a giocare una partita di tale importanza contro una Top Player come Martina Hingis, assoluta favorita della competizione, ce lo auguriamo…
Avanti anche il tabellone del ASB Classics di Auckland cui manca un solo nome per dirsi completato il quadro dei quarti di finale. E’ quello che deve venire fuori tra Vera Zvonareva e Laura Granville che si giocano la possibilità di sfidare Virginie Razzano. Gli altri match sono invece Jankovic-Danilidou, Loit (che ha battuto la vincitrice in carica Bartoli al secondo turno) contro Pin e Suarez-Craybas.

di Gabriele Riva