All’azzurro mancano due vittorie per staccare il pass delle Finals. Con l’americano sono 2-2 nei precedenti ma non si incontrano dal 2022; Sebastian ha vinto le due partite indoor

Torino a due passi da Atene. A Musetti, impegnato nel Vanda Pharmaceuticals Hellenic Championship – ultimo torneo della stagione insieme al Moselle Open di Metz prima dello showdown piemontese – mancano infatti ancora due vittorie per qualificarsi alle ATP Finals, al via questa domenica. Dopo aver estromesso l’eterno campione Stan Wawrinka e il francese Alexandre Muller, Lorenzo sfiderà in semifinale l’americano Sebastian Korda. In competizione con Auger-Aliassime per l’ultimo posto nel “Bjorn Borg Group”, insieme a Sinner, Zverev e Shelton, il ‘Muso’ è attualmente il solo artefice del proprio destino e di quello di Felix (che ha rinunciato al torneo di Metz per fastidi fisici) poiché deve ottenere il titolo in Grecia per gareggiare all’Inalpi Arena; se non ci riuscirà, il canadese sarà automaticamente l’ottavo ‘Maestro”.
Dopo essere stato a due punti dal baratro contro Stan Wawrinka – poi sconfitto in rimonta 4-6 7-6(5) 6-4 – Lorenzo ha sbaragliato ai quarti un esausto Alexandre Muller. Due prove importanti: la prima per testare ancora una volta la tenuta mentale in una fase in cui più che mai si è dentro o fuori; la seconda per dimostrare di poter mantenere la concentrazione nonostante un avversario in difficoltà e affinare qualche dettaglio.
Musetti e Korda sono 2-2 negli scontri diretti ma l’ultimo è avvenuto nel 2022, a Metz, in cui ha prevalso lo statunitense, vittorioso anche nell’altra partita indoor, alle NextGen Finals di Milano, nel 2021; il carrarino invece si è aggiudicato i due incontri sulla terra: a Lione (2021) e a Madrid (2022). In tre anni Musetti ha letteralmente fatto esplodere la propria carriera e ora, da top 10, è nettamente favorito contro Sebastian che, invece, non è ancora riuscito a convertire in eccellenza il suo alto potenziale, soprattutto a causa dei numerosi problemi fisici. Il talentuoso figlio d’arte (il padre è il celebre Petr Korda) infatti ha dovuto affrontare un infortunio al polso nel 2023, un’operazione al gomito l’anno scorso e una brutta frattura alla tibia nel 2025, per la quale è stato costretto a saltare lo swing sull’erba. Attuale n. 52 del mondo, nel 2024 è riuscito tuttavia a raggiungere il best ranking al n. 15.
Sebastian vanta inoltre il n. 1 in classifica juniores, traguardo raggiunto dopo la vittoria nel torneo di categoria all’Australian Open nel 2018, esattamente vent’anni dopo il trionfo del padre proprio nello Slam australiano. Il 25enne statuntense ha conquistato due titoli, Parma (2021) e Washington (2024), entrambi ottenuti contro due italiani, rispettivamente con Cecchinato e Cobolli. Si è issato in altre sette finali, l’ultima delle quali risale a quest’anno, ad Adelaide. Negli Slam, per ora ha raggiunto solo un quarto di finale a Melbourne Park; nei Master 1000 ha disputato due semifinali: a Shanghai (2023) e in Canada (2024). Nel 2025, come detto, il risultato saliente è la finale ad Adelaide, persa con Auger-Aliassime; ha disputato i quarti a Miami, a Tokyo e Stoccolma e la semifinale a Winston-Salem e ad Atene, con un bilancio, per ora, di ventuno vittorie stagionali a fronte di 17 sconfitte. Nel capoluogo ellenico, Korda ha prevalso su Popyrin e Dzumhur rimontando in entrambi i match dopo aver perso il primo parziale; ha liquidato poi la pratica Kecmanovic in due rapidi set.
Nella parte alta del tabellone, a contendersi la finale sono Novak Djokovic e il qualificato tedesco Yannick Hanfmann.

