Ivan Ljubicic ha bissato il successo dello scorso anno nel torneo di Vienna, cosa che gli permette di non perdere punti fondamentali nella corsa alla Masters-Cup di metà novembre
Ivan Ljubicic ha bissato il successo dello scorso anno nel torneo di Vienna, cosa che gli permette di non perdere punti fondamentali nella corsa alla Masters-Cup di metà novembre. Anna Chakvetadze ha vinto la Kremlin Cup, ovvero il torneo di Mosca; l’edizione maschile è rimasta sempre in casa, a vincerla è stato infatti Davydenko ai danni di Marat Safin

S’era detto che non avrebbe ripercorso le stesse vie dell’anno passato. E invece Ivan Ljubicic, ancorché senza quello smalto che lo caratterizzava nel 2005, ha vinto per il secondo anno consecutivo il torneo di Vienna, cosa che gli permette di non perdere terreno verso la qualificazione alla Masters-Cup di metà novembre. Se l’anno scorso era stato Juan Carlos Ferrero a dover soccombere al croato-comasco dal servizio squassante, questa volta è stato il turno di Fernando Gonzalez che ha dovuto cedere dopo i canonici, per il torneo austriaco, tre set. Il BA-CA Tennis Trophy è infatti uno dei tornei che, anche se non un Masters-Series né tanto meno uno Slam, prevede la finale al meglio delle cinque partite. Aggrappatosi come d’abitudine al servizio, Ljubo non molla nemmeno per sogno quella terza posizione che oggi occupa nello sprint verso Shanghai.  

Arriva da Mosca l’altra grande conferma della settimana. La fresca vincitrice del torneo di Guangzhou, Anna Chakvetadze (nella foto) ha conseguito il secondo successo in fila. E’ successo alla Kremlin Cup e a farne le spese è stata l’altra russa Nadia Petrova. Per la diciannovenne moscovita, oltre al sogno di vincere proprio nella sua città natale, anche il messaggio a tutto il movimento: ancora poco tempo e anche ai piani alti dovranno tenerla in considerazione. Due tornei a Mosca in questa settimana, questo femminile e quello maschile, come detto a contendersi il Wta Tier I due russe, due russi anche per l’atto conclusivo del main-drae maschile. Sono Marat Safin e Nikolay Davydenko. A spuntarla quest’ultimo che però ha dovuto sudare per ben tre set per portare a casa l’alloro contro un Safin evidentemente motivato dall’aria di casa. Con la vittoria di oggi il russo che nessuno considera ma che inanella continuamente risultati positivi va a insidiare la quarta piazza del ben più personaggio Andy Roddick nella corsa alla Masters-Cup di Shanghai.

Altri due i tornei che componeva il quadro di questa settimana sui circuiti internazionali. Quello maschile faceva tappa a Stoccolma, in Svezia, dove James Blake ha centrato il quinto successo stagionale superando in due set, piuttosto comodi tra l’altro, il finlandese Jarkko Nieminen. Non è bastata al nordeuropeo l’aiuto della fredda aria casalinga per superare un JB motivatissimo dalla rincorsa verso Shanghai, ora la sua sesta posizione sembra assomigliare molto a un biglietto di sola andata per la Cina e per la Masters-Cup, manifestazione alla quale lo statunitense parteciperà per la prima volta. Il circuito in rosa invece è andato in scena a Bangkok dove è stata la diciassettenne statunitense Vania King a vincere il primo titolo Wta in carriera. Per farlo ha dovuto superare in finale Tamarine Tanasugarn. Oltre al successo in singolo per la King è arrivata anche la vittoria in doppio (in coppia con la Kostanic). Non c’è che dire, una settimana da incorniciare per la figlia della California.

di Gabriele Riva