PRIMO BLOCCO – Insieme a Jacopo Lo Monaco, non potevamo che iniziare dal “caso” di questi giorni: la cerimonia-sorteggio delle Next Gen ATP Finals, non certo un capolavoro di eleganza. A Jacopo ha ricordato le scene del film “Io vi troverò” come Liam Neeson. “Più che altro mi domando come abbiano potuto pensare che una cosa del genere avrebbe funzionato”. Di sicuro, hanno fatto parlare di questo torneo in tutto il mondo, raggiungendo persino i media generalisti. Certo, non era il modo in cui l'ATP pensava di promuovere il suo evento… Le regole: alcune sono accettabili perché in linea con il progresso, mentre quelle che riguardano il punteggio non ci piacciono: “Nelle qualificazioni, un game è stato deciso da una risposta che ha colpito un sostegno della rete”. Non è certo stata una grande idea giocare le qualificazioni su una superficie totalmente diversa rispetto a quella del main draw. Prima di dare una valutazione, è comunque giusto visionare il prodotto complessivo. Il torneo di Parigi Bercy ha premiato Jack Sock, al primo Masters 1000 in carriera e capace di acciuffare in extremis il Masters. “Meglio che ci sia lui e non Pablo Carreno Busta, garantirà più equilibrio. Chissà che questo risultato non dia una svolta alla sua carriera”. C'è però il problema di Parigi Bercy: secondo Jacopo, l'edizione di quest'anno non valeva un Masters 1000. In effetti è andata male, ma va detto che nel 2013 e nel 2014 aveva avuto nei quarti tutti gli otto partecipanti al Masters. È chiaro che va cambiato qualcosa, anche se l'ipotesi di spostarlo a febbraio sembra piuttosto remota. È presto per fare pronostici per il Masters. L'impressione, tuttavia, è che Nadal potrebbe anche non giocarlo.

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– Chi è stata la migliore tennista italiana di tutti i tempi?
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