Troppo più forte la giocatrice polacca che conquista il quarto titolo a Parigi, quinto Slam della sua giovanissima carriera. Solamente applausi per Jasmine Paolini, che ha provato in ogni modo a giocare il suo miglior tennis

Solo applausi per Jasmine Paolini, che si è fermata a un passo dal realizzare il sogno più grande e conquistare un titolo del Grande Slam. Nella finale del Roland Garros trionfa Iga Swiatek con il punteggio di 6-2, 6-1 e conquista il quarto titolo a Parigi negli ultimi cinque anni, il quinto Slam complessivo della carriera. Troppo netta la differenza di passo sulla lunga distanza tra la giocatrice polacca e l’azzurra, che dopo un inizio incoraggiante si è scontrata contro il muro alzato dalla Swiatek. Per Paolini la finale raggiunta gli consente di salire alla posizione numero 7 del ranking mondiale, in attesa di disputare domani la finale del doppio femminile insieme a Sara Errani.

L’inizio di match era sembrato incoraggiato per la Paolini, con un break di vantaggio arrivato nel terzo gioco dopo qualche errore di troppo in lunghezza da parte della polacca. Il vantaggio maturato è però svanito piuttosto precocemente, senza alcun demerito da parte della giocatrice azzurra ma solo per la grande capacità della Swiatek di giocare su questa superficie. Paolini ha spesso provato a tenere lo scambio, ma da fondo la numero uno è sempre sembrata più in controllo. Il set si chiude con un doppio break di vantaggio per Swiatek e con un parziale di 20 punti a 4 dal 2-1 Paolini.

Nel secondo set non si interrompe la striscia positiva della polacca, che tra il primo e secondo set realizza una striscia positiva di 10 giochi consecutivi che lasciano poco spazio alle interpretazioni. I punti chiavi dove la giocatrice polacca ha vinto il match è nella risposta – sempre aggressiva e alla ricerca di angoli impossibili – e la capacità di ricercare il miglior impatto possibile con la palla, grazie a un movimento di piedi che soprattutto sulla terra la rende a tratti ingiocabile. Paolini ci prova fino all’ultimo e proprio nel suo ultimo turno di battuta tiene il servizio e muove il punteggio anche nel secondo set, prima di consegnare la partita e il titolo nelle mani della numero uno al mondo.