Il ligure è in finale a Monaco di Baviera. Dovesse battere Martin Klizan, diventerebbe l’azzurro con più titoli ATP negli ultimi 35 anni. Madrid non si poteva preparare meglio.
Di Riccardo Bisti – 3 maggio 2014
Missione compiuta. C’è ancora un passo da compiere, ma Fabio Fognini sta svolgendo alla perfezione il compito al torneo ATP di Monaco Baviera. Tanta tranquillità, poche energie bruciate e una finale da favorito. Chissà, magari prima di affrontare Jan Lennard Struff avrà mandato un messaggio al suo amico Simone Bolelli, vincitore sul tedesco nella finale del challenger di Bergamo. Ma non c'era bisogno di chissà quali consigli. L’azzurro si è imposto 6-3 6-1 in appena 63 minuti, cinque in meno rispetto a quanti ne aveva impiegati per battere Thomaz Bellucci. Un allenamento agonistico che non gli ha fatto spendere molto in vista della finale contro la vecchia conoscenza Martin Klizan. Contro lo slovacco ha perso la finale di San Pietroburgo 2012, ma l’anno scorso si è rifatto con gli interessi, battendolo tre volte su tre, peraltro su tutte le superfici. Fognini sta vivendo una settimana rigenerante. Aprile non è stato un mese facile, ma la facilità con cui si è ripreso certifica che la forma non l’ha mai abbandonato. Contro Struff non ha avuto il minimo problema: il suo palleggio da fondo era troppo solido per le lunghe leve del tedesco, potente ma macchinoso. Con il suo servizio-bomba, Struff ama giocare sull’uno-due. Fatica a gestire scambi lunghi, palle arrotate, continui cambi di direzione. Teneva qualche colpo, poi iniziava a boccheggiare e cercava il colpo vincente. Ma spesso finiva con lo sbagliare. Fognini avrebbe potuto prendere il largo già nel terzo game (0-40 sul servizio di Struff), ma doveva aspettare pochi minuti per effettuare il primo strappo. Tutto facile nel secondo, in cui volava rapidamente sul 5-0 prima di chiudere 6-1 con un dritto vincente. Poca esultanza, poco clamore. Anche questo è un segno importante. Significa consapevolezza.
UNA FINALE STORICA
Qualche ora prima, in occasione del Bavarian Day, Fognini aveva indossato i tipici costumi bavaresi e partecipato ad alcune iniziative locali. Un modo come un altro per allontanare i fantasmi di Monte Carlo e Barcellona. La finale contro Klizan (n. 111 ATP e proveniente dalle qualificazioni, anche se con un passato da top-30) sarà più utile per i libri di storia che per il ranking ATP. In caso di vittoria, Fabio risalirà al numero 14 aggiungendo un centinaio di punti al suo bottino. Gli obiettivi, naturalmente, sono altri. Ma un successo a Monaco di Baviera lo renderebbe il tennista italiano più titolato degli ultimi 35 anni. Dopo l’epopea di Panatta e Barazzutti, infatti, nessun azzurro ha conquistato più di tre titoli ATP. Oltre a Fabio ci sono riusciti Andrea Gaudenzi, Paolo Canè e Andreas Seppi. Fognini può arrivare a quota quattro. Comunque vada contro Klizan, è solo una questione di tempo. Così come il record di finali: attualmente, il primato appartiene ad Andrea Gaudenzi e Filippo Volandri, fermi a quota 9. Quella del BMW Open sarà l’ottava finale per Fognini, terza del 2014 dopo Vina del Mar e Buenos Aires. Tra l’altro, Fognini è il secondo tennista ad aver vinto più partite nel 2014. Davanti a lui c’è soltanto Roger Federer con 28: quella contro Struff è stata la 26esima. Non poteva esserci modo migliore per arrivare al Masters 1000 di Madrid, in cui è atteso da un tabellone durissimo: Dolgopolov, Gulbis (o Janowicz) e Djokovic. Ma Fabio ha dimostrato che si può fare.
ATP MONACO DI BAVIERA – SEMIFINALI
Martin Klizan (SVK) b. Tommy Haas (GER) 6-3 6-2
Fabio Fognini (ITA) b. Jan Lennard Struff (GER) 6-3 6-1
FINALE
Fabio Fognini (ITA) vs. Martin Klizan (SVK)
Domenica alle 13, diretta SuperTennis e Bayerisches Fernsehen
L’ITALIA DAL 1980 A OGGI
VITTORIE ATP
Fabio Fognini 3
Andrea Gaudenzi 3
Paolo Canè 3
Andreas Seppi 3
Renzo Furlan 2
Omar Camporese 2
Stefano Pescosolido 2
Davide Sanguinetti 2
Filippo Volandri 2
Francesco Cancellotti 2
FINALI ATP
Andrea Gaudenzi 9
Filippo Volandri 9
Fabio Fognini 8
Francesco Cancellotti 7
Renzo Furlan 7
Andreas Seppi 6
Davide Sanguinetti 6
Paolo Canè 5
Potito Starace 5
Gianni Ocleppo 4
Omar Camporese 3
Stefano Pescosolido 2
Gianluca Pozzi 2
Post correlati
Mea culpa
Massimo d’Adamo torna sul trionfo in Coppa Davis, per dare il giusto valore alla figura di Matteo Berrettini che...