Dopo il bruttissimo infortunio di Holger Rune con la rottura del tendine d’Achille, il tennista britannico ha voluto dire la sua sul tema che lo riguarda da vicino

Foto di Ray Giubilo

Il tema degli infortuni è sempre tra i più dibattuti nel circuito maggiore, con la stretta attualità che fornisce nuovi spunti di discussione. L’ultimo in ordine di tempo è il bruttissimo infortunio che Holger Rune ha rimediato mentre era impegnato in semifinale a Stoccolma, con la rottura del tendine d’Achille che lo costringerà a un’operazione chirurgica e a uno stop di almeno sei mesi. Sul tema si è espresso un altro giocatore che, come il danese, ha dovuto chiudere anzi tempo la stagione per problemi fisici, ovvero Jack Draper. Tramite il proprio profilo X, il giocatore britannico si è voluto schierare in favore della categoria che rappresenta, non mancando l’occasione di lanciare una frecciatina all’ATP. “Gli infortuni capitano… stiamo spingendo i nostri corpi a fare cose che non dovrebbero fare nello sport d’élite. Abbiamo così tanti giovani incredibili nel tour in questo momento e sono orgoglioso di farne parte, tuttavia, il tour e il calendario devono adattarsi se qualcuno di noi vuole raggiungere una certa longevità“.

Come è facile immaginare, il post ha avuto molto successo e nella sezione dei commenti si è nuovamente accesso un dibattito animato. Spicca, tra questi, la riflessione portata da Taylor Fritz, che ha invece spostato nuovamente l’attenzione sulla lentezza dei campi e sulla difficoltà di giocare con alcune tipologie di palline. “I fatti, inoltre, vedono più infortuni e burnout che mai, perché le palle, i campi e le condizioni sono rallentati molto, rendendo la routine settimanale ancora più impegnativa a livello fisico e dura per il corpo”.