Un noto giornalista investigativo americano, Pablo Torre, ha denunciato lo scoop nel suo podcast

foto Ray Giubilo
Clamorose le voci che arrivano da oltre oceano: alcuni dati sensibili di Jannik Sinner, così come di altri atleti di fama internazionale, sarebbero stati trasmessi al governo cinese. L’accusa arriva dal giornalista investigativo Pablo Torre, che nel suo podcast Pablo Torre finds out ha rivelato i risultati di un’indagine durata 6 mesi, condotta in collaborazione con Hunterbrook Media. Il dispositivo al centro del dibattito è una fascia, un headband, molto popolare tra gli sportivi, utilizzato nell’ambito del mental training. Sportivi come Jannik Sinner, Iga Swiatek, Mikaela Shriffin, Charles Leclerc ne farebbero un uso quotidiano.
La puntata del podcast intitolata La Cina ruba le onde cerebrali di Jannik Sinner? denuncia come BrainCo, società madre di FocusCalm, il dispositivo in questione, sia una startup di Harvard finanziata da enti governativi cinesi per quasi un decennio, prima di trasferirsi in Cina e collaborare con aziende di robotica per addestrare i futuri soldati. Il podcast procede sostenendo che i dati degli atleti verrebbero segretamente trasmessi al governo cinese per applicazioni aeronautiche e militari future.
Superstars like Jannik Sinner and Mikaela Shiffrin use FocusCalm headsets that help train their minds.
— Pablo Torre Finds Out (@pablofindsout) September 16, 2025
However, a six-month investigation by @hntrbrkmedia and PTFO reveals that FocusCalm’s parent company, BrainCo, a Harvard startup, was funded by Chinese government entities for… pic.twitter.com/j0mNemoYx1
Riccardo Ceccarelli, di Formula Medicine, società che collabora con l’atleta altoatesino, intervenuto nel podcast (lo si può ascoltare al minuto 2.40 del video), sembrerebbe confermare le teorie di Torre.
Jannik Sinner di nuovo al centro di un’indagine, dunque, suo malgrado.

