Lo spagnolo dopo il primo turno stentato: “Botic ti può sempre sorprendere, contento di aver superato questa sfida”

Un debutto decisamente faticoso per Carlos Alcaraz che ha superato in tre set Botic van de Zandschulp al primo turno dell’ATP 500 di Rotterdam. Tante difficoltà, tanti errori, un po’ di nervosismo, ma alla fine un successo prezioso per il murciano che al secondo turno troverà Vavassori o Auger-Aliassime e dovrà crescere.
Queste le sue parole in conferenza stampa: “Sapevo che sarebbe stato un match complicato, perché il primo turno di un nuovo torneo non è mai facile. Ero convinto che Botic, con tutto il pubblico dalla sua parte, avrebbe mostrato un ottimo livello di tennis. Sono felice di aver superato questa sfida difficile e di avere l’opportunità di migliorare ancora nel prossimo turno. La mia prima volta a Rotterdam è davvero speciale.”
Sulla forza mentale che ha avuto nei momenti più complicati: “La chiave è stata rimanere concentrato, specialmente nei momenti di difficoltà quando ho dovuto fronteggiare palle break. Ho avuto fiducia in me stesso e nella possibilità di mostrare il mio miglior tennis. Van de Zandschulp? È un giocatore molto completo. È veloce, ha ottimi colpi ed è fisicamente molto preparato. È pericoloso perché non sai mai come può sorprenderti: può tirare fuori colpi incredibili. Sono contento di vedere che questo tipo di giocatori devono mostrare il loro miglior tennis per provare a battermi.”
Sulle condizioni di gioco e le palle utilizzate: “Gli allenamenti mi hanno aiutato ad adattarmi, ma è stato complicato. Con le palle nuove tutto sembra molto veloce… e dopo due o tre scambi, la palla diventa molto grande ed è un po’ difficile spingere i colpi. Ma non voglio lamentarmi, si può comunque esprimere un buon tennis. Con le nuove palle l’anno scorso ci sono stati molti infortuni, molti giocatori con problemi al gomito o alla spalla. Devono cambiare qualcosa. So che lo faranno. Ogni settimana abbiamo palle diverse, condizioni diverse, quindi è complicato adattarsi.”
Sull’assenza di Ferrero questa settimana: “Non è un problema, ovviamente mi piace passare tempo con Juan Carlos, ma anche Samu è un ottimo allenatore di cui mi fido al 100%. Mi sono allenato con Juanki a casa e mi conosce perfettamente, così come Samu. Mi fido completamente di lui, quindi non cambia nulla.”