La gioia palpabile della giocatrice toscana: “Alzare questo trofeo non mi pare vero”

ROMA – Balla, canta, saltella, agita le mani al ritmo della musica che inonda il Centrale, mentre il presidente Mattarella applaude soddisfatto in tribuna e spunta qualche lacrima qua e là. Bellissimo vedere la gioia spontanea e irrefrenabile di Jasmine Paolini, che non aveva mai vinto due partite di fila agli Internazionali e che oggi si ritrova regina del Foro Italico dopo una splendida partita, solida ed efficace, che ha smascherato le tante, troppe fragilità di Coco Gauff, da lunedì nuovo numero 2 del mondo ma capace di collezionare 55 errori gratuiti. «Alzare questo trofeo – le prime parole di Jasmine, con la coppa degli Internazionali tra le mani – non mi sembra ancora vero… sono state due settimane che non dimenticherò mai. Oggi mi sono sentita bene dall’inizio, è stato il mio miglior match del torneo. Sono entrata in campo con le idee chiare, sapevo di dover colpire forte per non farmi sopraffare dalla potenza di Gauff, è andato tutto per il meglio, sono davvero felice».
Dopo una vigilia serena («per fortuna ho trovato presto il giusto mix tra tensione e serenità, indispensabile per giocare al meglio»), in campo Jasmine – quarta italiana a vincere gli Internazionali dopo Lucia Valerio, Annelies Ullstein Bossi Bellani e Raffaella Reggi – ha comandato il match dal primo all’ultimo game. «Il braccio ha cominciato ad andare bene subito, così le gambe, questo mi ha dato tranquillità. La presenza del presidente? Quando ho saputo che avrebbe assistito alla finale, mi sono detta, “speriamo almeno di fare una bella partita”, poi all’inizio non mi voltavo nemmeno verso la tribuna per paura di emozionarmi, per fortuna è andato tutto bene. Il segreto di tanti successi? Ho fatto della mia passione il mio lavoro, questo sicuramente ha influito, poi devo ringraziare mamma e papà per avermi lasciato libera di inseguire il sogno. Ho cominciato a scrivere la mia storia forse tardi (a gennaio ha compiuto 29 anni, nda), mi sto godendo questo momento, e non ho ancora finito…».
Da lunedì Jasmine tornerà al quarto posto del ranking, scavalcando un totem del tennis femminile come Iga Swiatek. Si sente la favorita del Roland Garros, dove un anno fa perse solo in finale? «No, non direi proprio. Vado a Parigi pronta a dare tutto, certo, vediamo quello che succederà. Intanto domani c’è un’altra finale da provare a vincere, quella del doppio. E poi, forza Jannik, naturalmente». E ci regala l’ultimo sorriso del pomeriggio, lo spot più bello per il nostro tennis.
In precedenza Gauff aveva reso merito all’avversaria, da cui aveva già perso (con un punteggio quasi simile, 6-4 6-3 invece di 6-4 6-2) poche settimane fa a Stoccarda, sempre sulla terra. «Non ho sicuramente giocato la mia migliore partita – le parole di Coco – Paolini ha meritato pienamente il successo. Avrei dovuto sbagliare di meno, certo, ma tanti errori sono stati causati dall’aggressività di Jasmine, che ha alzato molto il livello del suo gioco negli ultimi mesi. Il pubblico? Non ha inciso, con me è stato gentile».