L’ex campione scozzese è tornato sulla sua breve ma intensa esperienza al fianco di Nole, raccontando un aneddoto divertente risalente all’inizio del loro sodalizio

C’erano grandi aspettative sulla collaborazione tra Andy Murray e Novak Djokovic nella prima parte della stagione 2025, con l’ex campione scozzese che aveva accettato di riportare in auge il suo vecchio rivale. I due hanno sempre avuto un eccellente rapporto fuori dal campo nonostante la loro rivalità e Nole aveva bisogno di una scossa alla fine dello scorso anno, motivo per cui ha chiesto al britannico – che si era ritirato alle Olimpiadi di Parigi qualche mese prima – di dargli una mano a ritrovare i giusti stimoli. L’inizio del loro sodalizio era stato incoraggiante, con la semifinale raggiunta dal serbo agli Australian Open (dopo aver battuto Carlos Alcaraz nei quarti), ma il rendimento di Djokovic è calato nei mesi successivi e si è arrivati alla separazione ancora prima del Roland Garros.
Ospite nell’ultimo episodio di ‘The Tennis Podcast‘, il tre volte campione Slam ha raccontato la sua esperienza al fianco di Novak aggiungendo numerosi dettagli inediti: “È un peccato che non siamo riusciti ad ottenere i risultati sperati, ma lavorare insieme a Djokovic è stata un’esperienza incredibile per me. Avevamo iniziato molto bene in Australia, prima che l’infortunio durante la semifinale contro Alexander Zverev complicasse la situazione. Sono stati mesi difficili per Nole e per tutto il team, ma sarò sempre grato per aver avuto la chance di lavorare con lui. Se mi capiterà in futuro un’altra esperienza di questo tipo, proverò a fare ancora meglio.”
L’ex numero 1 del mondo ha poi raccontato un aneddoto risalente all’inizio di questa collaborazione: “Il primo giorno che abbiamo iniziato a lavorare insieme, abbiamo lavorato sul campo e poi il suo preparatore atletico mi ha detto che Novak avrebbe fatto una corsetta nel parco. Voleva che mi unissi a lui, ma io non correvo da quando avevo 25 anni. In campo certo che correvo, ma non come parte dell’allenamento. Essendo il mio primo giorno di lavoro, non potevo rispondere di no e ho spiegato a Nole che non ero in formissima. Lui mi ha assicurato che sarebbe stata una corsetta leggera e così è stato, ma dopo 4-5 minuti mi è venuto un crampo al polpaccio sinistro. È stato imbarazzante, perché non potevo dire nulla. Ho terminato quella corsa con un dolore lancinante. Non so esattamente cosa sia accaduto: forse non correvo da troppo tempo o semplicemente ero molto teso.”

