Il torinese è in ottima forma e approda in semifinale nel torneo francese, mentre il romano crolla dopo un set contro Tien. Nole ottiene la sua 200ma vittoria indoor

Due azzurri erano impegnati quest’oggi nei quarti dell’ATP 250 di Metz, che rappresenta sicuramente una ghiotta occasione per chiudere il 2025 con un acuto visti i numerosi forfait della vigilia. Lorenzo Sonego – che aveva inviato segnali positivi già al Masters 1000 di Parigi la scorsa settimana – si è confermato anche sul cemento indoor francese, dove ha staccato il pass per le semifinali regolando il tedesco Daniel Altmaier grazie allo score di 6-4 7-6(6) in poco più di due ore di battaglia. Il torinese ha controllato il primo set ed è stato abile a contenere la reazione del suo avversario nel secondo, affidandosi soprattutto alla combinazione servizio-dritto. A separarlo dalla finale c’è soltanto il britannico Cameron Norrie.
Non ce l’ha fatta purtroppo Matteo Berrettini, calato vistosamente alla distanza contro il giovane americano Learner Tien. L’ex numero 6 del mondo ha reto bene per un set e mezzo, prima di accusare lo sforzo dal punto di vista fisico e arrendersi col punteggio di 5-7 6-2 6-3 in 1 ora e 45 minuti. Da quando è rientrato dall’infortunio agli addominali, il romano ha alternato buone prestazioni a crolli improvvisi e dovrà essere bravo il capitano dell’Italia Filippo Volandri a capire come utilizzarlo alle ‘Final 8‘ di Coppa Davis (in programma a Bologna dal 18 al 23 novembre).
All’ATP 250 di Atene – dove Lorenzo Musetti ha centrato le semifinali – la leggenda serba Novak Djokovic ha artigliato la sua 200ma vittoria indoor in carriera. L’ex numero 1 del mondo – che non ha ancora sciolto il nodo relativo alla sua partecipazione alle Nitto ATP Finals (ma oggi il suo nome è stato sorteggiato nel gruppo con Carlos Alcaraz, Taylor Fritz e Alex de Minaur) – ha piegato la resistenza di un coriaceo Nuno Borges con lo score di 7-6(1) 6-4 raggiungendo anche lui le semifinali.
La prestazione odierna di Nole non è stata spumeggiante, ma gli è bastato fare la differenza nei momenti decisivi per ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. “È stata una battaglia molto fisica e sono contento di esserne uscito indenne. Nuno ha giocato ad un livello davvero alto e devo ammettere che la sua prestazione mi ha un po’ sorpreso, Il match è stato equilibrato per tutta la sua durata, pochi punti hanno fatto la differenza alla fine, e credo che anche lui meriti un applauso” – ha detto Novak, che va a caccia del suo 101° titolo in carriera e domani giocherà la sua 199ma semifinale da professionista (il suo avversario sarà il tedesco Yannick Hanfmann).

