Vincendo a Church Road nel 2013, l’ex campione scozzese ha spezzato una maledizione che perseguitava i giocatori britannici da oltre 70 anni

La carriera di Andy Murray è stata ricca di momenti speciali, nonostante l’ex campione scozzese si sia trovato a giocare nella stessa epoca di tre autentici mostri come Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic (che gli hanno impedito di arricchire ulteriormente la sua già straordinaria bacheca). Se gli venisse chiesto di selezionare il giorno più elettrizzante da professionista, è probabile che Andy sceglierebbe quello della finale di Wimbledon 2013. In quel pomeriggio a Church Road, l’ex numero 1 del mondo non ha soltanto sollevato il suo primo trofeo ai Championships, ma ha anche spezzato una maledizione che perseguitava i giocatori britannici dall’ultimo trionfo di Fred Perry datato 1936.

È notizia di queste ore che una delle racchette utilizzate da Murray durante la finale di Wimbledon 2013 – vinta in tre set contro Nole Djokovic sul Centre Court – è stata venduta all’asta da ‘Goldin Auctions’ per ben 73.200$. Secondo le informazioni trapelate al pubblico, l’asta sarebbe iniziata il 29 agosto scorso e sarebbero pervenute 49 offerte in totale. Il record all-time per una racchetta da tennis appartiene al 22 volte campione Slam Rafa Nadal. La racchetta Babolat utilizzata dalla leggenda spagnola durante la finale del Roland Garros 2017 è stata venduta per la cifra monstre di 157.000 dollari lo scorso giugno.

Pochi mesi dopo aver concluso la sua carriera professionistica, Murray ha sorpreso tutti accettando di diventare il nuovo coach di Djokovic. La loro collaborazione ha avuto inizio agli Australian Open 2025 e non ha prodotto i risultati sperati, tanto è vero che si è conclusa ancora prima del Roland Garros. Il tre volte campione Slam ha confidato che è stata una bellissima esperienza (anche se breve) e non ha escluso la possibilità di tornare a fare il coach in futuro.