Il nuovo numero 1 del mondo ha ringraziato tutti dopo aver vinto il suo sesto titolo Slam in carriera, il secondo a New York

Da New York – Quello che stiamo ammirando negli ultimi mesi è senz’altro la versione di Carlos Alcaraz più brillante e continua che si ricordi. Il campionissimo spagnolo ha avuto picchi mostruosi fin dagli inizi della sua carriera, avendo la capacità di essere ingiocabile per chiunque con il suo letale mix di potenza e tocco, ma il suo rendimento era spesso soggetto ad oscillazioni e la prima parte di questa stagione aveva confermato questa tendenza. Dalla primavera in avanti, tuttavia, il 22enne di Murcia ha effettuato un salto di qualità oggettivamente formidabile, raggiungendo almeno la finale in tutti i tornei disputati e minacciando la prima posizione di Jannik Sinner. Il sorpasso ai danni del suo grande rivale si è materializzato nella finale degli US Open, in cui ha dominato per larghissimi tratti vendicando Wimbledon e infliggendo all’azzurro la decima sconfitta su 15 scontri diretti complessivi.
Come se non bastasse, Carlitos è tornato in vetta al ranking mondiale e domani inizierà il suo secondo regno, dopo che il primo era durato 36 settimane. Un torneo a dir poco scintillante quello giocato dall’iberico, che ha perso un solo set nella Grande Mela, oltre ad aver subito tre soli break nell’arco delle due settimane (uno contro Luciano Darderi, uno contro Novak Djokovic e uno contro Sinner nell’ultimo atto). “Questo torneo è pazzesco ed è un privilegio tornare qui ogni anno. Mi sento sempre a casa e percepisco l’energia che viene dal pubblico. Voi fan rendete tutto ancora più magico” – sono state le prime parole del nuovo numero 1 del mondo dopo aver ricevuto il trofeo da Ivan Lendl.
Poi è stato il momento dei ringraziamenti: “Vorrei ringraziare sia il mio team che la mia famiglia, sono davvero fortunato ad avervi al mio fianco. Lavorate tutti duramente per consentirmi di migliorare sia dentro che fuori dal campo. Ogni traguardo che raggiungo lo devo anche a voi, grazie ancora.” Non potevano mancare gli elogi a Sinner: “Jannik riesce a mantenere un livello impressionante durante tutta la stagione e non è per niente facile seguire il suo ritmo. Ormai vedo più lui che la mia famiglia (ride). Sono sempre felice di condividere il campo e lo spogliatoio con un giocatore di questo calibro.” Il prossimo grande capitolo della loro rivalità potrebbe essere a Melbourne il prossimo gennaio.

